Sapevate che coltivare la canapa si può? E che si può fare in maniera completamente sostenibile? Lo scopriamo grazie ad alcune fonti web che arrivano da Agricola Colornese.
Il mercato della canapa
Agricola Colornese è una società che si occupa di rilasciare consulenze ad hoc a coloro che si occupano di agricoltura. Seguono i coltivatori passo dopo passo, a partire da un’analisi su quanto sia fattibile per loro coltivare un determinato alimento, pianta o albero.
Ad oggi, secondo la suddetta società, ci sono circa 10.000 applicazioni possibili per la canapa. Un mercato che è internazionale e in forte crescita.
Stiamo parlando di una pianta con enormi potenzialità che potrebbe guidare una vera e propria rivoluzione in campo agricolo, stimolando il mercato delle coltivazioni a dimostrarsi più dinamico e maturo.
Canapa sostenibile
La canapa sta diventando una vera e propria risorsa per i mercati ecosostenibili. In Italia stanno infatti nascendo tanti progetti che la vorrebbero utilizzare per rilanciare la nostra bioeconomia.
Perché? Si tratta di una pianta versatile e unica nel suo genere. Sino ad ora solo sinonimo di droga leggera, in realtà la canapa ha la possibilità di essere usata come materia prima per milioni di applicazioni finali.
Cresce rapidamente: infatti, è una coltura a ciclo breve e questo le permetterebbe di essere riprodotta in grandi quantità in pochissimo tempo. Un materiale sempre pronto all’uso per realizzare qualsiasi tipo di oggetto anche di uso comune.
I vantaggi delle colture di canapa
Si tratta di una pianta che può essere coltivata veramente ovunque. Indoor, in serra, oppure outdoor, anche in terreni difficili come quelli aridi o sabbiosi.
Richiede poca acqua e non ha bisogno di pesticidi o fertilizzanti. Questi fattori la classificano tra i primi posti nelle colture che garantiscono un’ottima resa in termini di biomassa.
C’è solo da imparare ad orientarsi tra le varie specie ed acquisire le pratiche agricole e le norme di settore per poterla coltivare.
Infatti, non è semplicissimo e Agricola Colornese si è decisa ad avviare un progetto per aiutare i coltivatori in merito. Tramite un team selezionato di esperti chimici e genetisti, insieme ad un gruppo di agronomi del settore, hanno studiato una selezione di colture di cannabis adatte alle coltivazioni del nostro paese.
Questo team, oltre a seguire i coltivatori nella scelta delle colture, li istruisce su come piantare e far crescere la canapa, mostrando anche loro non solo le tecniche, ma anche i macchinari necessari per uno sviluppo più precoce della pianta.
Canapa a casa
Ebbene si, non solo i coltivatori autorizzati possono coltivare in maniera sostenibile la canapa. Anche il singolo cittadino ha la possibilità di farlo, ovviamente nei limiti consentiti dalla legge.
Le coltivazioni indoor, sia quelle massive in serra, che quelle singole in casa, sono quelle che vanno per la maggiore. Anzi, diciamo che più che coltivazioni al chiuso ora si utilizza l’idroponica per un’agricoltura più sostenibile.
L’idroponica è un tipo di coltivazione che viene effettuata “fuori da terra”, molto diffusa a livello domestico appunto. Si sostituisce il suolo con un substrato inerte e si irriga la pianta costantemente con una ricca soluzione di nutrienti selezionati.
Il vantaggio di questa soluzione è lo sviluppo repentino della pianta, per l’esattezza un 25% più veloce di una coltivazione indoor classica.
Inoltre, elimina l’utilizzo di pesticidi. Ecco perché è la più sostenibile per l’ambiente.
Forse l’unico problema dell’idroponica, soprattutto per chi la vuole praticare in casa, è l’illuminazione e la ventilazione. La cannabis richiede un’illuminazione specifica, con precisi intervalli di buio e luce. Inoltre, ha bisogno di un giusto livello di aria alla giusta temperatura. Per questo le dimensioni della stanza sono importanti come anche la dimensione e la tipologia dei vasi in cui piantarla.