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Si è verificato un fenomeno naturale che ha dell’incredibile (almeno dal punto di vista ottico): in Cina c’è una spiaggia fluorescente che si illumina con il buio. Com’è possibile? Scopriamolo!
La spiaggia fluorescente
In Cina, nella città di Dalian (Cina nord-est), adesso la notte s’illumina di blu fluorescente grazie ad un alga che rende le acque in modalità LED appena cala la luce del sole.
La spiaggia di Dalian è quindi una spiaggia fluorescente. L’alga in questione è la Noctiluca scintillans e crea uno spettacolo naturale davvero sorprendente.
Nei prossimi paragrafi vi spiegheremo come sia possibile che il mare s’illumini di blu fluorescente dando luce anche al panorama circostante. Intanto, vi lasciamo immaginare quanto sia magica e unica la notte di Dalian dall’arrivo di questa alga nelle sue acque.
Forse al pari di questo fenomeno c’è solo l’aurora boreale islandese.
Le immagini sul web
Il web è letteralmente scoppiato e molte sono le foto pubblicate che mostrano l’incredibile bellezza della spiaggia fluorescente.
Il mare sembra quasi dipinto con un brillante blu acrilico: infatti, le prime immagini pubblicate, prima che gli scienziati confermassero il fenomeno descrivendolo come un’evento di scienza, si pensava fossero create con il computer.
Quello che le immagini mostrano è un mare che sembra specchiare il cielo stellato, mentre invece la magia viene dalle sue profondità dove l’alga Noctiluca con il calar del sole rilascia una particolare sostanza che risale in superficie e accende l’acqua come il filamento della lampadina accende la luce.
La spiaggia fluorescente di Dalian non è l’unica
Esatto! Gli scienziati lo hanno confermato: il fenomeno della spiaggia fluorescente non è solo cinese.
Questa micro alga che stimolata dalle onde e dalle correnti sprigiona la sua energia chimica convertendola in particelle luminose che colorano l’ambiente è stata avvistata anche in altri luoghi marittimi.
Il fenomeno scientifico per l’esattezza si chiama bioluminescenza ed è uno spettacolo notturno a cui hanno assistito anche sulle spiagge della Preservation Bay e della Rocky Capea in Tasmania.
In pratica potremmo dire che quest’alga mitiga in ambienti tropicali, ma il suo viaggio non si limita ai mari caldi. Infatti, anche nel nostro Paese l’alga della spiaggia fluorescente è stata rilevata in alcune zone costiere dell’Adriatico.
Dove? In Friuli Venezia Giulia per l’esattezza, dove però la concentrazione della Noctiluca sarebbe di gran lunga inferiore a quella della spiaggia fluorescente della Cina o delle spiagge della Tasmania e quindi avrebbe creato meno scalpore visivo.
La bioluminescenza
Approfondiamo il fattore scientifico. Cos’è la bioluminescenza? Si tratta di un processo chimico che fa si che, con le onde e le correnti tipiche dei mari caldi tropicali, questo tipo di alga rilasci appunto una sostanza che, una volta in superficie, rende l’acqua di un blu elettrico suggestivo al buio.
Tecnicamente parlando, si tratta di una vera e propria fioritura di queste alghe nelle profondità dell’acqua marina. Infatti, si pensa che più che la corrente, c’entri molto anche la temperatura dell’acqua e la sua salinità. Ecco perché il fenomeno e la presenza di queste alghe si sta verificando anche nel Mar Mediterraneo.
Queste alghe sono elementi unicellulari che all’inizio della primavera prolificano nell’emisfero settentrionale del globo e poi mitigano seguendo appunto le correnti e/o il calore dell’acqua che con la corrente cambia da mare a mare.
Le loro componenti chimiche sono simili a quelle che creano l’energia luminosa delle lampade a LED – si proprio quelle in stile anni ’70 che si vedono nei film, dove all’interno di un siluro di vetro o plexiglass galleggiano delle palle gelatinose e luminose.
Altri posti nel mondo in cui il fenomeno della spiaggia fluorescente si è verificato sono le spiagge di Vaadhoo alle Maldive o quella di Manasquan Beach nel New Jersey. Ad ogni modo, il fenomeno cinese è sicuramente il primo degno di nota per concentrazione di alghe e anche il primo divenuto noto tramite i social.