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L’industria del gaming nasce ormai decenni fa, con l’introduzione negli anni ’70 delle prime console. Nel corso del tempo si è espansa ed evoluta, diventando un settore davvero redditizio a livello globale, più di quanto pensiamo. Dalla nicchia ai miliardi di fatturato: quanto vale l’industria del videogioco?
Quanto vale l’industria del gaming?
Ad oggi bisogna analizzare i dati con molta delicatezza, soprattutto per il fatto che l’arrivo della pandemia mondiale ha fortemente alterato qualsiasi statistica. Infatti a causa del lockdown e del distanziamento sociale le persone, costrette in casa e senza altri impegni, hanno probabilmente usufruito di più dei videogiochi. Si può dire però che a fine 2019, poco prima della diffusione del COVID-19, il settore valeva quasi 150 miliardi di dollari. Il successo di questo ramo di vendita è comunque in continua espansione, non solo grazie all’epidemia, e si conta che presto arriverà a raddoppiare il suo valore.
Ciò che più colpisce è il confronto con altri settori dell’intrattenimento. L’espansione dei videogiochi è tale da superare di molto in fatturato il mondo cinematografico e musicale. Si conta infatti che, mentre il gaming sfiorava la vetta dei 150 miliardi, il valore dei biglietti venduti al box office facesse fatica ad arrivare a 50, mentre quello degli streaming di brani musicali appena a 20.
Le aziende più importanti al mondo
Il settore dei videogiochi è senza dubbio dominato da tre grande compagnie: Sony, Nintendo e Microsoft. La prima azienda, leader da sempre nel mondo della tecnologia e soprattutto dei televisori, è salita alla ribalta per il rilascio del primo modello di Playstation. Negli anni ’90, grazie all’introduzione di Internet, i videogames iniziano ad essere diffusi e il marchio americano ne approfitta per lanciare un nuovo prodotto.
La giapponese Nintendo invece è sempre stata la numero uno al mondo in fatto di videogiochi, vedendo centinaia di milioni di dispositivi. Negli anni 2000 è stata raggiunta e superata da Microsoft, grazie a cui l’industria del gaming continua un’espansione divenuta ormai inarrestabile. La sua Xbox è ancora oggi un prodotto di punta, continuamente aggiornato e venduto in grandi quantità.
La situazione italiana
Anche l’Italia segue le tendenze mondiali, con una crescita di interesse per i videogiochi, soprattutto online. È un passatempo che diverte e coinvolge, utilizzato da più del 50% degli italiani (la percentuale sale quando si parla di giovani). Per calcolare con cifre più o meno esatte il valore dell’industria del gaming italiana, si potrebbe parlare di più un miliardo di euro, cifre enormi e sempre in aumento. I guadagni di altri paesi europei come Germania e Inghilterra sono più alti, ma bisogna usare come termine di paragone la crescita rispetto agli anni precedenti. La maggior passione degli italiani riguarda il casino online, comprendente poker e vari altri giochi di carte, ma anche le slot machine. L’importante, comunque, è che i giochi siano facili e intuitivi. In certi casi possono aiutare a sviluppare nuove abilità, come il problem solving, e a socializzare favorendo l’attività di gruppo.
Purtroppo però, a livello di produzione, siamo un po’ carenti. Non molte industrie o sviluppatori di giochi sono riusciti a ottenere il riconoscimento desiderato in patria e nel mondo. Quelle di maggior successo riguardano l’eSport e l’edugaming, ovvero applicazioni didattiche interattive. Il settore in ogni caso fa ben sperare, con numerose imprese al lavoro, composte da individui principalmente giovani, sotto i quarant’anni, e creativi. Si tratta quindi di un mondo su cui investire, che in futuro potrebbe dare molte soddisfazioni, creando nuovi posti di lavoro e un intrattenimento sempre più immersivo. Bisogna solo riporvi maggiore fiducia: potrebbe contribuire alla ripresa economica nazionale.