Oggi vi parliamo di una cosa che forse sapete già. O meglio: se avete uno dei telefoni della Mela, forse vi sarete accorti del bug iPhone che il 2022 ha portato con sè. Vediamo cosa è successo con il nuovo aggiornamento.
Bug iPhone 2022: Calendar non funziona!
Il bug iPhone di cui stiamo parlando è relativo all’applicazione calendario. Secondo molte segnalazioni degli utenti della Mela, Calendar non funziona come dovrebbe relativamente alle festività di questo nuovo anno.
Prima se ne sono accorti nel Regno Unito. Poi sono arrivati sempre più feedback anche dall’Australia, dalla Svezia e dalla Spagna. Insomma, un problema che hanno riscontrato coloro che hanno aggiornato il sistema operativo con l’arrivo dell’anno nuovo.
Non è una novità. Perché già nel 2021 c’erano state alcune segnalazioni in merito. Erano però poche in confronto a quelle riscontrate con l’arrivo del 2022.
Non è il nuovo aggiornamento…
In realtà le ultime notizie in merito ci dicono che non è un problema del nuovo aggiornamento, bensì di coloro che ritardano ad aggiornare iOS.
Gli esperti del settore ci stanno lavorando, ma sembrerebbe che coloro che aggiornano in ritardo il sistema operativo rispetto all’arrivo dei dati si ritrovino questo bug iPhone. Infatti, chi poi non aggiorna e rimane alla versione precedente, non riscontra il problema, come pure chi ha impostato l’aggiornamento automatico.
Come abbiamo detto, ci stanno lavorando. La cosa positiva – anche se ancora non c’è una spiegazione logica – è che in Italia il problema sembra non esistere: infatti, sono stati registrati solo pochi casi in cui le festività del calendario non erano in linea.
Non solo su Calendar
Il bug iPhone non riguarda solo Calendar. Infatti, ora stiamo per parlarvi di Safari e del suo personale bug che espone la cronologia di ricerca e i dati di Google per tutti i dispositivi (non solo mobile) a vulnerabilità.
Praticamente si tratta di un’implementazione di IndexedDB. Cos’é? Un Api che memorizza i dati sul browser.
Succede su Safari 15 e sta mettendo a serio rischio l’attività di navigazione di tutti gli utenti Apple perché questo problema permette alle informazioni personali di Google di trapelare: potrebbero essere copiate e potrebbero essere utilizzate per qualche frode online.
Cosa succede con questo bug iPhone e affini?
Facciamola semplice: stiamo consultando la nostra mail in una scheda, mentre in un altra apriamo una pagina web “dannosa”.
Normalmente, la politica IndexedDB impedirebbe alla pagina pericolosa di accedere ai dati della pagina a fianco. Invece ora Api IndexedDB starebbe violando la politica privacy permettendo alla pagina malware di interagire con le altre acquisendo dati sensibili.
State attenti!
Apple ci sta lavorando dallo scorso novembre 2021 – almeno così dicono – quando sono stati segnalati i primi casi di violazione.
Il fatto è che almeno per adesso non esiste un modo realmente utile per limitare l’effetto di questo bug iPhone, iPad e MacOs. Alcuni stanno provando ad utilizzare la navigazione in incognito, purtroppo però non sembra essere sufficiente.
Solo su MacOs – a quanto pare – si può tentare un modo per limitare la vulnerabilità di questi dati, ovvero si può scegliere di utilizzare un browser diverso da Safari per navigare in Internet.
Una soluzione che sta funzionando, ma che – lo ripetiamo – è attuabile solo per MacOs: su iPhone e iPad hanno sistemi operativi in cui il problema informatico si ripropone anche in browser diversi da Safari.