Sono finiti i tempi in cui si credeva che passare troppo tempo sui videogiochi voleva dire avere un pessimo rendimento scolastico. Oggi, i videogiochi possono essere un validissimo strumento didattico, in moltissimi modi. Innanzitutto, i videogiochi aiutano a stimolare il cervello, a sviluppare la logica e a potenziare il problem solving. Ma non è di questo che vogliamo parlare oggi. Oggi vogliamo vedere come i giochi possono aiutarci a imparare la storia e anche la geografia. In particolar modo parliamo di Assassin’s Creed, una saga che, lo sappiamo, ci ha portato in diverse epoche e ci ha mostrato da vicino diverse civiltà. Per creare i vari titoli gli sviluppatori si sono molto impegnati e quelle che possiamo vivere sono fedelissime ricostruzioni della vita dell’epoca.
Assassin’s Creed: la saga
La serie di Assassin’s Creed è molto famosa e amata dal pubblico di videogiocatori. In totale si contano dodici capitoli che, negli anni, ci hanno fatto vivere le crociate, il rinascimento, la guerra dei sette anni, la presa della Bastiglia, l’epoca vittoriana, l’antico Egitto.
Abbiamo viaggiato attraverso l’Europa, da Roma, a Londra, a Parigi. Siamo salpati alla volta delle Americhe. Abbiamo ammirato l’Aurora Boreale attraverso gli occhi di un Vichingo e abbiamo battuto la sabbia dell’antico Egitto.
Assassin’s Creed: Origins
Soffermiamoci su Assassin’s Creed: Origins, il decimo capitolo della saga che ci ha portato direttamente nell’antico Egitto.
Ci troviamo nel 1° secolo a.C. e scopriamo la storia di Bayek di Siwa e di sua moglie Aya. Entrambi guerrieri, protettori dell’oasi di Siwa.
Ci spostiamo poi nell’antica Alessandria, dove conosceremo Cleopatra e potremo visitare le antiche terme di Alessandria.
Mentre giocheremo saremo in grado di ripercorrere la storia, di quando il Nilo guardava placido la culla della civiltà umana.
Discovery Tour
Insieme a questo titolo uscì, nel 2018, la modalità Discovery Tour. Si tratta di un’esplorazione interattiva dell’antico Egitto, attraverso i templi di Cleopatra e Giulio Cesare.
Gli sviluppatori hanno rivelato che ci sono voluti tre anni per realizzare questo particolare toul che si è rivelato essere un incredibile strumento didattico.
“Questo è un gioco in cui non si muore e non servono particolari abilità da esperto. Da tempo gli insegnanti ci parlavano del valore didattico dei titoli di Assassin’s Creed, e negli anni abbiamo notato come l’apprendimento fosse esibito dagli stessi videogiocatori, addirittura attraverso divertenti meme online”.
Come funziona
L’ambientazione è esattamente quella che si vede in Assassin’s Creed: Origins, ma senza combattimenti, missioni, nemici o pericoli.
Discovery Tour si compone di 75 mini tour, i quali durano dai 5 ai 25 minuti ciascuno. In ogni mini tour vestiremo i panni di un personaggio, per un totale di 25 personaggi, da Bayek, a Cesare, a uno schiavo.
L’unico obiettivo di Discovery Tour è seguire i tour, attraverso monumenti ed eventi storici, per ricostruire e rivivere la storia.
Il valore didattico di Assassin’s Creed
Questa, in realtà, non è l’unica volta che il videogioco mette a disposizione degli utenti una sezione il cui unico scopo è quello didattico. Già con Assassin’s Creed II, infatti, ci aveva provato, anche se non era così approfondito e dettagliato come Discovery Tour. Questo titolo era ambientato nel Rinascimento.
Alla produzione di Discovery Tour hanno partecipato divulgatori, educatori, ricercatori ed egittologi. In particolar modo l’egittologo Jean Claude Golvin ha disegnato una fedele ricostruzione della città di Alessandria. Anche nella versione principale del videogioco c’è il lavoro di Golvin, il quale ha disegnato decine di planimetrie di palazzi antichi, affinché la loro ricostruzione sia più fedele possibile. Questa è la dimostrazione che non solo il Discovery Tour, ma anche la versione principale del gioco è un divertente e interessante strumento didattico.