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Internet Explorer è uno dei capostipiti di World Wide Web. Browser amato e odiato, ha visto momenti di gloria, ma con il passare degli anni non è più riuscito a stare al passo con i competitor. Ora è arrivato il momento di dirgli addio: dal 15 giugno 2022 non sarà più supportato dalle versioni consumer.
Un’idea travolgente
Nei primi anni ’90 il Web non era ancora considerato “interessante” dal punto di vista dei consumer e il colosso Microsoft si concentrava, principalmente, sulle sue diverse versioni di Windows.
Tuttavia, già in quegli anni nell’azienda iniziò a crescere interesse verso questo nuovo settore. Fu solo nel 1994 che un dirigente propose di inserire nel successivo Windows un’interfaccia capace di collegarsi al Web. Non tutti credevano, però, a questo progetto. Si riteneva che il consumatore medio non fosse interessato al www.
Intanto, sempre nel 1994 la rete internet iniziava a prendere piede in alcune università e i dipendenti che credevano in questo progetto erano sempre più eccitati. Così tanto da riuscire a convincere anche Bill Gates.
Così quello stesso anno Bill Gates insieme al gruppo di dipendenti che desideravano l’accesso al web si riunirono per capire fino in fondo le potenzialità di quella idea.
Il gruppo rimase unito e negli anni successivi lavorò al progetto in codice O’Hare.
Internet Explorer: dalla nascita alla gloria
La prima versione di Internet Explorer fu rilasciata nel 1995, disponibile per Windows 95. Tuttavia, c’era già un competitor sul mercato: Netscape Navigator.
Pochi mesi dopo fu rilasciata la seconda versione e nel 1996 la terza. Internet Explorer 3 fu il primo browser commerciale a supportare i CSS e in questa versione vennero integrati Internet Mail e News, NetMeeting e la Rubrica di Windows.
Con quest’ultima versione Internet Explorer entrò seriamente in competizione con Netscape Navigator, che iniziò a risentire del successo del competitor.
Tra il ’97 e il 2001 si sono svolte la “guerra dei browser”. Internet Explorer ne è uscito vincitore, contro Netscape Navigator, con le versioni quattro, cinque e sei.
Nel 2004, con la versione 6.0, raggiunse una quota di mercato pari al 90%.
I primi problemi e la discesa
Nonostante il grande successo, le ultime versioni non aveva apportato nessuna miglioria e, ormai, faticava a competere con gli altri browser presenti sul mercato, con prestazioni decisamente superiori.
Con l’arrivo di Mozilla Firefox iniziò il declino di Internet Explorer e a peggiorare la situazione vi furono i problemi di sicurezza riscontrati con le versioni in commercio.
Gli anni successivi Explorer continuò ad arrivare con nuove versioni, da quel momento in poi, però, tutte integrati con il sistema Windows.
La situazione attuale
L’ultima versione di Internet Explorer è la 11, rilasciata come un’alternativa a Edge, per il sistema operativo Windows. Edge è il nuovo browser lanciato sempre da Microsoft. Tuttavia, esso non raggiunge lontanamente i risultati ottenuti dal suo predecessore negli anni d’oro, quando si era toccato il 90%.
Ad oggi Internet Explorer è utilizzato solamente dallo 0,47% degli utenti globali. Edge dal 4,6%. In cima alla classifica dei browser più utilizzati al mondo c’è attualmente Chrome, con il 62,78% degli utenti.
L’addio definitivo ad Internet Explorer
L’azienda ha quindi deciso di dire definitivamente addio a Internet Explorer, indirizzando gli utenti che continuano ad utilizzarlo su Edge. Il browser non sta più ricevendo il supporto dell’azienda, ma per quegli utenti che ancora continuano a navigare con esso il passaggio definitivo avverrà il prossimo 15 giugno.
Si tratterà di un passaggio forzato a Microsoft Edge. Dal 15 giugno gli utenti che cercheranno di accedere a Explorer attraverso l’applicazione desktop saranno automaticamente indirizzati su Edge.
Si chiude così l’era dell’unico browser che è riuscito a ottenere il consenso di quasi tutto il popolo del web, l’unico in grado di raggiungere quel 90% e il primo a portare il Web nelle case di tutto il mondo.