In un mondo in cui si sta puntando alla decarbonizzazione dei trasporti pesanti, non si può non parlare di biocarburanti. Essi hanno un ruolo chiave ai fini della cosiddetta transazione ecologica, per creare un mondo che ci tiene all’ambiente. Vediamo cosa sta cambiando nel settore dei trasporti.
Biocarburanti per combattere l’effetto serra
Ora vi diremo un ovvietà: il settore dei trasporti è necessario al giorno d’oggi ed è il principale responsabile dell’effetto serra (insieme ad altri settori come quello dell’allevamento intensivo).
In Europa in particolare siamo arrivati ad un picco del 24,6% delle emissioni nocive provenienti per l’appunto dal mondo dei trasporti. Ormai l’automobile e i suoi compari sono parte del nostro vivere quotidiano ed è dura convivere con il fatto che ogni volta che ci spostiamo anche di pochi kilometri per andare a lavoro contribuiamo alla distruzione del nostro pianeta.
Ma niente paura. A quanto pare c’è una soluzione che con il lungo periodo dovrebbe andare a migliorare questa situazione e contenere le dinamiche di inquinamento del globo.
La soluzione si chiama decarbonizzazione del settore trasporti e la si attuerà attraverso tre approcci differenti. In prima battuta incoraggiando i trasporti alternativi e meno inquinanti come quello ferroviario. Secondariamente si punterà a produrre autovetture a basse emissioni. Terzo si commercializzeranno i biocarburanti.
Biocarburanti
Vediamo un attimo nello specifico la terza opzione descritta sopra: i biocarburanti. Cosa sono? Come miglioreranno l’inquinamento sino alla completa decarbonizzazione del settore trasporti?
Sono dei combustibili la cui energia si ottiene con un processo particolare che si chiama fissazione biologica del carbonio.
Questo processo prende il carbonio inorganico e lo trasforma. In cosa? In composti organici. Possiamo dire, in parole povere, che trasforma la CO2 (anidride carbonica) in una molecola più naturale, una di quelle che si possono trovare in qualsiasi altro organismo vivente. Ecco perché con questo processo il carbonio diventa Bio.
Quindi, un biocarburante non è altro che un idrocarburo prodotto da un organismo vivente che può essere usato proprio dagli organismi viventi per alimentare attrezzature di ogni tipo. Si tratta dunque di un combustibile prodotto da una materia organica in un breve periodo. Un combustibile completamente naturale che può andare a combattere il processo di inquinamento.
Esempi di biocarburante
Uno degli esempi che maggiormente si utilizzano parlando di de carbonizzazione del settore dei trasporti è quello del Bío metano o ancora del biodiesel.
Sono entrambe opzioni che vengono definite biocarburanti le cui emissioni totali sono valutate con una metodologia detta Well to wheels. In sostanza sono fonti energetiche naturali che spingono il settore dei trasporti e lo inseriscono in un contesto ciclico di riciclo del carburante.
Va da sé che a livello di impatto ambientale utilizzare questa tipologia di carburante aiuterebbe non poco l’effetto serra riducendo le emissioni di quelle sostanze che vanno completamente a bucare l’ozono.
Quanto tempo ci vorrà?
A questo punto non resta che chiedersi: quanto tempo ci vorrà affinché l’utilizzo dei biocarburanti sia realmente utile all’ambiente?
La risposta sta nella valutazione dell’impatto ambientale che verrà fatta da qui ai prossimi cinque anni. Se la catena di produzione proposta influirà positivamente sulla distribuzione dei trasporti che utilizzano questo tipo di carburante biologico allora la sfida sarà sicuramente vinta.