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Elon Musk vuole comprare Twitter

Secondo Musk il social non garantisce la libertà di pensiero

Musk vuole Twitter

Elon Musk vuole comprare Twitter a tutti i costi, anche se sembra che il social network abbia bocciato la sua offerta. Tuttavia, il multimiliardario non si arrende e continua a cercare consensi. Ma perché Musk vuole il social network e come potrebbe andare a finire questa trattativa?

Musk è già il primo azionista di Twitter

Elon Musk, in realtà, è già il primo azionista di Twitter, dopo aver acquisito il 9,2% del totale delle azioni del social network. Tuttavia, questa conquista sembra non essere sufficiente.

Elon Musk
Elon Musk è già il maggiore azionista

Musk è famoso in tutto il mondo per essere il CEO di Tesla, di Space X e di altre società e per essere l’uomo più ricco del mondo, dopo la sua scalata record alla vetta dei super Paperoni.

Il multimiliardario ha molti fan e seguaci, che credono fortemente in ogni sua idea futuristica, avanguardistica, anche le più bizzarre. Ma, dall’altra parte, ha anche chi non crede in lui e cerca di ostacolarlo.

Ha più volte espresso il suo consenso a Twitter, preferendolo di gran lunga agli altri social, e utilizzandolo come suo canale di comunicazione principale. Non di rado, infatti, Musk ha scelto il social per parlare con con Presidenti, CEO, colleghi, anziché utilizzare canali più formali. Lo utilizza, inoltre, per instaurare e mantenere un amichevole rapporto con i suo follower.

Un cambio idea

Nonostante ciò, Musk aveva detto in diverse occasioni di non voler acquistare il social network. Lo aveva, altresì, criticato pesantemente molte volte, mostrandone le criticità e i malfunzionamenti.

Le critiche si sono fatte via via sempre più aspre. In diverse occasioni, infatti, aveva anche rivelato come gli algoritmi di Twitter limitassero la libertà di pensiero.

In molti avevano interpretato queste critiche come la sua volontà di abbandonare il social per formarne uno suo, nuovo, libero e trasparente.

Quando gli fu chiesto se aveva intenzione di diventare azionario o, addirittura, di acquistare Twitter per intero, Musk aveva negato categoricamente.

Eppure ha rapidamente cambiato idea, diventando oggi il primo azionario e presentando una formale proposta di acquisto.

La proposta di Elon Musk

La proposta di Elon Musk è di 43 miliardi di dollari, per acquistare tutte le quote restanti (54,20 dollari ad azione).

Twitter
Elon Musk vuole comprare Twitter per 43 miliardi di dollari

Il multimiliardario ha anche scritto una lettera a Twitter, per formalizzare l’acquisizione e per spiegare le motivazioni della sua scelta.

La libertà d’espressione è un imperativo per la società e per garantire il funzionamento della democrazia”, ha scritto. E ha, inoltre, spiegato come, secondo lui, Twitter non è in grado, al momento, di garantire ciò: “Da quando ho avviato il mio investimento, mi sono reso conto che l’azienda non potrà mai sfruttare né offrire questo imperativo per la società nella sua forma attuale. Twitter deve essere trasformato e reso un’azienda non quotata in borsa”.

Musk ha poi ulteriormente spiegato nel corso di un’intervista: “è veramente importante che le persone abbiano la percezione e la possibilità di essere in grado di parlare liberamente nei confini della legge.

Penso in generale che i rischi per la civiltà diminuiscano man mano che possiamo aumentare la fiducia verso Twitter come una piattaforma pubblica”.

Cosa succederà a Twitter

Elon Musk sembra essere davvero determinato a ottenere ciò che vuole, tanto che ha anche chiesto l’aiuto di Wall Street. Tuttavia, sembra che gli altri azionisti si siano rifiutati di cedergli le loro quote e che Twitter, in generale, non voglia “vendersi”.

Nonostante le mosse di Musk hanno già innescato diverse reazioni. Sembra, infatti, che alcuni investitori si siano fatti avanti, per aiutare o ostacolare la scalata al social del multimiliardario.

Ma se l’operazione dovesse non andare a buon fine potrebbero esserci delle ripercussioni per Twitter e per Elon, che potrebbe vedere “riconsiderate” le sue azioni sull’azienda.

Non ci resta che aspettare per vedere cosa succederà.

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