Clearview AI è una startup di riconoscimento facciale molto controversa, che utilizza una tecnologia rischiosa e che, di recente, è stata bloccata in diversi paesi, tra cui anche l’Italia. Tuttavia, la startup ha offerto gratuitamente il suo servizio in Ucraina, che la sta utilizzando per identificare spie russe, per identificare i morti e per ricongiungere i dispersi con le proprie famiglie.
Clearview AI: una controversa startup di riconoscimento facciale
Clearview utilizza una sofisticata tecnologia di riconoscimento facciale. Tuttavia è recentemente finita nell’occhio del ciclone per il suo controverso utilizzo.
Si è, infatti, appreso che per allenare i suoi algoritmi di riconoscimento facciale la startup pescava volti a caso dalla rete, senza alcun consenso, e poi li rivendeva a forze dell’ordine o aziende private.
Dopo lo scandalo diversi paesi hanno iniziato a dichiarare illegali i servizi offerti da Clearview: Canada, Australia, Regno Unito, Francia e Italia. Tutti le autorità dei governi appena citati hanno riscontrato la startup colpevole di raccogliere foto senza consenso e di cederle a terzi senza consenso.
Pensate che dal 2017, con questo sistema, la startup ha creato un’incredibile database di 10 miliardi di foto, pescate illegalmente dal web.
Nonostante ciò, la startup è ancora operativa in diversi paesi, dove i suoi sistemi non sono stati definiti illegali.
Clearview e i sistemi di riconoscimento facciale offerti all’Ucraina
Con l’inizio della guerra in Ucraina, Clearview ha offerto gratuitamente i suoi servizi a quest’ultima. Perché si tratta di una buona offerta? Perché delle 10 miliardi di foto custodite nel famoso database, ben 2 miliardi provengono dal social network russo VKontakte.
L’Ucraina ha accettato a ben volere questa offerta ed ha iniziato ad utilizzare la tecnologia di riconoscimento facciale nei posti di blocco.
Il sistema viene utilizzata per assicurarsi che le persone fermate siano chi effettivamente dicano di essere, per identificare gli agenti russi, per identificare i cadaveri. Ma anche per aiutare il governo a effettuare fact checking relativi alla guerra e per riunire i rifugiati con le proprie famiglie.
Secondo la startup
Il governo Ucraino ha confermato l’utilizzo di un sistema di riconoscimento facciale proprio per le ragioni sopraelencate. Tuttavia, non ha detto chiaramente se si tratta davvero di Clearview AI.
La startup, però, ha inviato una lettera ufficiale al governo ucraino, nei primi giorni di guerra, offrendo i propri servizi.
Clearview scrive: “per aiutare a scoprire assassini russi, combattere la disinformazione e identificare i morti.
Le zone di guerra possono essere pericolose quando non c’è modo di distinguere i combattenti nemici dai civili. La tecnologia di riconoscimento facciale può aiutare a ridurre l’incertezza e aumentare la sicurezza in queste situazioni”.
L’utilizzo più controverso del sistema di riconoscimento facciale
In tutta questa operazione, di cui non si sa nulla per certo, l’utilizzo più controverso è quello che se ne sta facendo per identificare i morti.
Secondo diverse testate giornalistiche, tra cui il Washington Post, il governo ucraino sta utilizzando il riconoscimento facciale sui volti dei soldati russi deceduti. Il sistema riconosce quei parametri biometrici confrontandoli con le fotografie del social network russo. A questo punto gli attivisti informatici ucraini contattano le famiglie.
Sempre secondo il Washington Post, dall’inizio della guerra sono stati effettuati circa 9000 riconoscimenti facciali con questo sistema. Sembra, inoltre, che il governo ucraino stia inviando quelle stesse immagini alle famiglie.
Un utilizzo davvero controverso del sistema di riconoscimento facciale, che lascia sbigottite anche le famiglie dei malcapitati, che in alcune intercettazioni telefoniche hanno detto ai funzionari ucraini: “Perché ci state facendo questo?”.
Tuttavia, l’Ucraina ribatte che non è sua intenzione generare orrore, ma solo far sapere al popolo russo la verità, ciò che sta davvero succedendo in Ucraina, dato che le informazioni in Russia non stanno arrivando. Così facendo, forse, sarà il popolo russo stesso a non inviare più soldati e a volere la fine di questa guerra.