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Anche in Antartide ci sono i terremoti. Anzi, stiamo per raccontarvi la notizia di uno sciame sismico provocato da un vulcano sottomarino che ne ha provocati 85 mila tutti insieme.
Simsi in Antartide
Un vulcano sottomarino in Antartide si è riattivato improvvisamente dopo un lungo periodo di inattività. Risultato? Ha provocato uno sciame sismico che ha sconvolto il continente che circonda il Polo Sud.
Una sequenza unica, mai registrata prima: 85 mila terremoti uno dopo l’altro, ovviamente di intensità diverse.
Sapete quando è iniziata questa sequela di moti? Nell’agosto del 2020 e si è placata a novembre sempre dello stesso anno. Cosa è successo lo si è scoperto a posteriori studiando anche il materiale fuoriuscito dal vulcano.
Scopriamo insieme i dettagli del fenomeno nei prossimi paragrafi.
Magma caldo = Terremoto assicurato
Non è una novità che le fuoriuscite dei vulcani provocano terremoti nelle regioni vicine. Se il vulcano poi è sottomarino peggio che mai (avete presente gli Tzunami?). Detto ciò, quello che ha provocato questa serie di moti in Antartide è stato proprio il magma caldo proveniente dalla crosta posta sotto i ghiacci del Polo Sud.
Sembrerebbe essere la prima volta che si verificano episodi simili in Antartide. Inoltre, di solito sono processi che accadono nell’arco di una vita umana, su scala geologica, quindi siamo molto fortunati ad averne avuto nota e a poterne parlare.
Ma qual è quest’area in cui si sono verificati i terremoti causati dal magma vulcanico? Sarebbe quella dell’Orca Seamount, un vulcano che fino al 2020 era rimasto inattivo per anni e che si trova a 900 mt circa dai fondali del mare vicino allo stretto di Bransfield.
Per chi non conosce l’area geografica di cui stiamo parlando, si tratta di uno stretto passaggio tra le isole Shetland del sud e la punta nord-occidentale del continente antartico.
Antartide e placca tettonica Phoenix
In questa regione dei moti in Antartide si trova la placca tettonica Phoenix. Una placca che va ad immergersi sotto la placca antartica continentale.
Questa placca crea una rete di faglie lungo la crosta terrestre. Queste spaccature sono i punti di fuoriuscita del magma che si trasforma poi in vulcano e mano mano crea i terremoti.
I primi ricercatori ad accorgersi di questo fenomeno nuovo per l’Antartide sono stati gli scienziati che lavorano sulle stazioni di ricerca sull’Isola di re Giorgio, nelle Shetland meridionali appunto. Successivamente si sono poi uniti agli studi alcuni scienziati italiani.
Alla ricerca di un quadro geologico
I ricercatori, dopo aver registrato i primi terremoti, hanno cercato di capire come questi fenomeni si stessero causando e propagando. Cosa complicata avendo a disposizione soltanto 2 stazioni sismiche nelle vicinanze degli epicentri.
Come hanno fatto quindi a creare il quadro geologico che ha innescato lo sciame di terremoti in Antartide? Utilizzando i date di quelle uniche stazioni in combo con alcuni dati rilevati da alcune stazioni di terra che si occupano di raccogliere dati relativi allo spostamento del suolo.
Si sono poi concentrati su ciò che rilevavano alcune stazioni sismiche poste a livello periferico, per controllare la propagazione dei terremoti via via che essi partivano e si esaurivano. Mettendo insieme i dati sono finalmente riusciti a dare vita ad uno studio completo nell’aprile del 2021. Studio che poi è stato pubblicato più avanti.