Oggi parliamo di una nuova energia sostenibile che viene dal calore del mare. Il tema di oggi è l’energia marina, che da tempo viene sfruttata, ma che oggi può diventare finalmente una vera e propria risorsa.
Nuova energia sostenibile: l’energia marina
L’energia oceanica, pelagica, o marina è una nuova energia sostenibile che sta per diventare lo strumento di punta per specifiche tecnologie fluido-dinamiche.
Un tipo di tecnologia ricavato dall’energia meccanica prodotta dal movimento dell’acqua. Non è quindi una novità andare ad utilizzare il mare come fonte di energia sostenibile però da oggi se ne potrà utilizzare il potenziale termico o chimico.
In questo modo, questo tipo di energia – utilizzato già da tempo – sviluppa le sue potenzialità e diventa per certi aspetti “nuova” rientrando a pieno diritto tra le principali forme di energia rinnovabile sul globo. L’incremento dell’utilizzo di questo tipo di energia consentirebbe di superare quello che è l’attuale fabbisogno energetico andando a ridurre il rischio per l’ambiente.
Storia dell’energia pelagica
Abbiamo adesso una breve parentesi su quella che è la storia dell’energia pelagica. Prima ancora di essere una nuova energia sostenibile, l’energia marina è stata utilizzata fin dal 1799 in Francia.
Questa è la data del primo brevetto depositato relativo al movimento delle onde che creano energia potenziale da utilizzare in ambienti industriali. Gli “inventori” all’epoca furono un padre e un figlio: i signori Girard. Dopo di loro tanti altri convinti di aver trovato un nuovo sistema per utilizzare l’energia marina si sono cimentati nell’utilizzo di questa fonte naturale per creare forza lavoro utile per aumentare le produzioni industriali.
Nell’ultimo decennio c’è stato un vero e proprio boom di tentativi di realizzazione di impianti produttivi che utilizzano l’energia oceanica. In particolare quello di cui parliamo oggi è l’utilizzo del calore del mare per creare energia su più livelli.
L’energia talassotermica come nuova energia sostenibile
Esistono diversi tipi di energia Marina. Una tra tutte è l’energia delle correnti. C’è poi l’energia delle maree e l’energia del moto ondoso.
Tutti questi tipi di energia pelagica permettono di estrarre energia dal mare ed utilizzarla come potenziale fluido dinamico da impiegare in gradienti termici o chimici.
Quella più utilizzata al momento e identificata come nuova energia sostenibile proveniente dal calore del mare e l’energia tal asso termica.
Anche qui niente di nuovo. Si tratta di un tipo di energia termica generata dalle differenti temperature del mare, ovvero tra il calore che c’è sulla superficie marina e la profondità degli oceani. Cosa c’è allora di? Che ad oggi questo tipo di energia è utilizzato non più soltanto nelle centrali a vapore, ma anche in tutte le altre tipologie di azienda e industria.
Non solo: la si usa anche a livello domestico per la produzione di calore.
Vantaggi e svantaggi dell’energia marina
Vediamo adesso quali sono in generale i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo dell’energia marina come nuova energia sostenibile.
Come le altre energie alternative, anche quella pelagica a un indubbio vantaggio ovvero è rinnovabile e da un bassissimo impatto a livello ambientale. Tutto ciò che viene mosso da questa nuova energia sostenibile è quindi ecco sostenibile al 100%.
Inoltre, le centrali mareomotrici funzionano in maniera molto semplice e analoga alle centrali idroelettriche. Esse infatti hanno un tipo di progettazione semplificato e spesso già collaudato quindi sono anche di facile e veloce costruzione.
Lo svantaggio principale è che l’energia dell’oceano è legata a trovare delle zone che siano idonee per la sistemazione degli impianti che andranno poi a caricare il calore del mare a trasformarlo in energia.
Purtroppo infatti non tutti i posti sono uguali e non tutti sono adatti a lista all’azione di questa tipologia di impianti. Inoltre, nonostante gli oceani siano immensi non è così facile trovare il posto in cui le correnti siano costanti per impetuosità e gradiente di calore.
Il rapporto potenza generata su costi di realizzazione è quindi molto sbilanciato, ecco anche perché sinora non si è utilizzata al massimo delle sue potenzialità l’energia marina.