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Sega si sta cimentando in un’impresa che potrebbe funzionare come no. Gli scettici non sono pochi a riguardo. Stiamo parlando di un classico platform che nell’ultimo titolo si trasforma in open world, in Sonic Frontiers. Scopriamolo insieme.
L’universo Sonic
Sonic The Hedgehog è un porcospino blu, il protagonista della serie videoludica giapponese omonima. La serie di videogiochi è un platform fantasy, sviluppata dallo studio Sonic Team e prodotta da Sega.
Il primo videogioco della serie è arrivato nel 1991, sulla console Sega Mega Drive.
Con il tempo è diventata una delle serie più amate e longeve di sempre, con ventitré titoli principali e una lunga serie di antologie, spinoff, cabinati e party games.
Sonic Frontiers: la storia
Il porcospino blu si ritrova ad esplorare le isole Starfall. Le isole si distinguono per diversi ecosistemi, che includono campi fioriti, rovine, deserti, foreste, ecc.
La storia di Sonic Frontiers inizia dopo che i protagonisti (Sonic, Miles Tails Prower e Amy Rose) vengono risucchiati da un wormhole. I tre si dividono e Sonic si risveglia bloccato su un’isola misteriosa.
Sonic inizia la sua avventura, cercando di salvare i propri amici e recuperando, nel frattempo, i Chaos Emerald.
Il primo open world dell’universo Sonic
Non si tratta di una trama eccessivamente elaborata, tratto tipico dei platforms. Tuttavia, qui non ci troviamo di fronte al classico platform a livelli. Sonic Frontiers è il primo open world dell’universo Sonic.
Ma non possiamo nemmeno dire che sia un vero e proprio open world. Si tratta, piuttosto, di un ibrido. Un po’ platform, un po’ open world.
Le isole Starfall in questione sono un mondo aperto, tuttavia, mantengono gli elementi del platform originale, come molle, boost pad e grind rail, tipici dell’universo Sonic.
Inoltre, mentre esploriamo le isole nel mondo aperto, troveremo delle sfide platform che ci permetteranno, tra l’altro, di rivelare nuove aree della mappa.
Gli sviluppatori non hanno negato di essersi ispirati a The Legend of Zelda: Breath of the Wild per realizzare il loro primo platform che, tuttavia, ne ha ancora di strada da fare.
Sonic Frontiers e la Zona Aperta
Gli sviluppatori fanno, inoltre, una precisazione, il loro open world non si chiama davvero “open world” perché ciò che negli altri giochi viene chiamato “mondo” (world) in Sonic è in realtà la “Zona”.
Ce lo spiega Morio Kishimoto, director di Sega Frontiers: “I platform a livelli spesso hanno una mappa del mondo. La nostra Zona Aperta è una mappa del mondo, solo che l’abbiamo resa interamente giocabile”. Ciò vuol dire, come dicevamo, che Sonic non ha completamente abbandonato il platform, ha solo fuso insieme i due sistemi di gioco.
Inoltre, Kishimoto continua: “Una mappa del mondo giocabile che include elementi di tipo scenico è qualcosa che non è mai stato fatto prima, quindi abbiamo dovuto trovare un nuovo nome. Quello che in altri platform a livello viene spesso definito Mondo, nei giochi di Sonic viene chiamato Zona, quindi abbiamo preso questo nome e l’abbiamo combinato con Aperta, che si riferisce a un campo liberamente esplorabile. Ecco cosa significa Zona Aperta”.
Gameplay
In questo innovativo ultimo titolo Sonic mantiene molte delle sue caratteristiche. Tra queste le abilità tipiche del porcospino blu: la corsa ad alta velocità e la raccolta degli anelli. Il personaggio può fare il doppio salto, aggirare gli ostacoli e aumentare la velocità.
Ci sono anche delle abilità nuove in questo Sonic Frontiers, come gli attacchi in combattimento, la corsa lungo i muri o il Cyloop, per interagire con gli oggetti.
Nel corso dell’avventura Sonic dovrà sconfiggere una serie di piccoli nemici, ma anche grandi boss che dovrà scalare per poter sconfiggere.
Sonic Frontiers era stato pensato per celebrare il 30° anniversario della serie e, quindi, sarebbe dovuto uscire lo scorso anno. Ma un ritardo ha fatto slittare la data d’uscita alla fine del 2022.