Google lancia la fase test sul suo nuovo prototipo di occhiali in realtà aumentata. Il Progetto Iris, questo è il nome del progetto in questione, prevede degli occhiali innovativi, la cui caratteristica principale sarà, senza dubbio, quella di poter tradurre in tempo reale. Scopriamoli insieme.
Progetto Iris: i successori dei Google Glass
Google ci riprova, dopo il primo tentativo di occhiali smart per la realtà aumentata. I Google Glass non ebbero il successo sperato, ma Big G non si è di certo fatto abbattere da ciò, tutt’altro, si appresta a dare il via a quelli che si prevede saranno gli occhiali per la realtà aumentata più innovativi di sempre.
I Google Glass furono annunciati con grande entusiasmo nel 2012. Tuttavia, appena tre anni dopo, nel 2015, Google ha interrotto le vendite e ritirato il prodotto dal mercato.
Lo scorso maggio Google ha presentato i successori dei Google Glass, che al momento fanno parte del Progetto Iris. Non solo, ha annunciato di volerli lanciare sul mercato entro il 2024. Per il momento inizia la fase di test su un piccolo gruppo di tester e una decina di dipendenti coinvolti.
Come saranno i nuovi smart glass di Google
A prima vista i nuovi occhiali per la realtà virtuale del Progetto Iris sembrano un normalissimo paio di occhiali. Tuttavia, hanno integrato un display nelle lenti, sensori audio e video e un microfono.
Inoltre, avranno un indicatore LED per rendersi riconoscibili alle persone esterne e comunicargli che le immagini visualizzate potrebbero essere registrate. In questo modo chiunque può chiedere l’eliminazione di tali immagini.
In realtà non saranno vere e proprie “immagini”, in quanto gli occhiale non potranno fare foto o video, proprio per una questione di privacy. Tuttavia, i dati acquisiti tramite l’immagine (ad esempio, le pagine di un menù da tradurre) potrebbero essere salvati. Gli occhiali sono comunque in grado di percepire l’ambiente circostante per soddisfare alcune esigenze, come, ad esempio, le indicazioni stradali.
Progetto Iris: il problema della privacy
Sin dai primissimi modelli di smart glass il problema “privacy” è sempre stato una costante. Tuttavia, Google assicura di fare il possibile per garantire la privacy degli utenti e di chiunque ci sia intorno.
Come dicevamo ci sarà un LED sugli occhiali per comunicare a tutti che in quel momento sono in funzione. Ovviamente, ciò non può essere sufficiente per garantire la privacy.
Per questa ragione Google ha fatto sapere che il software sarà in grado di riconoscere dati sensibili, quali i volti delle persone o le targhe dei veicoli, ed eliminarli immediatamente.
Gli altri dati potrebbero essere salvati, come dicevamo prima, in quanto il software dovrà lavorare, ad esempio, su quel menù da tradurre. Tuttavia, questi saranno archiviati su un server sicuro, il cui accesso è limitato a un ristretto gruppo di dipendenti Google e, comunque, definitivamente eliminati dopo 30 giorni.
Funzionalità
Ciò che più incuriosisce di questi smart glass del progetto Iris è, sicuramente, la funzione Traduzione. Con la traduzione in tempo reale, l’utente sarà in grado di visualizzare il testo tradotto direttamente sulla lente dell’occhiale.
Inoltre, gli occhiale saranno un valido aiuto per l’utente nella navigazione, nella trascrizione e nella ricerca visiva.
Progetto Iris: al via i test
Come dicevamo, Google si appresta ad iniziare la fase di test, che dovrebbe iniziare già nei prossimi giorni.
Il ristretto numero di persone selezionate come tester, hanno seguito una rigorosa formazione sul dispositivo, sul protocollo di utilizzo, sulla privacy e sulla sicurezza.
Per la loro sicurezza Google limiterà i tester (e in futuro anche tutti gli utenti) nell’utilizzo degli occhiali. Non potranno, infatti, essere utilizzati mentre si è alla guida, mentre si pratica sport o si utilizzano macchinari pesanti.