Netflix con pubblicità: nuovo abbonamento

Confermato il piano con pubblicità di Netflix, indiscrezioni sui costi

Durante il Cannes Lions di giugno, Ted Sarandos, il co-CEO del colosso dello streaming si era sbottonato su un argomento da tempo chiacchierato: Netflix con pubblicità. L’idea di poter inserire dei minuti di spot pubblicitari tra un contenuto e l’altro era già nell’aria da aprile, ma con l’intervista al co-CEO è stato tolto ogni dubbio.

“Abbiamo lasciato fuori dai giochi una grande fetta di utenti, ovvero le persone che dicono “Ehi, Netflix è troppo caro per me e non mi dispiacciono le pubblicità”. Stiamo aggiungendo un livello, non stiamo inserendo annunci a Neftlix per come lo conosci.”

Si tratterebbe a tutti gli effetti di un altro abbonamento che andrebbe ad accompagnare i già conosciuti base, standard e premium. Questo nuovo piano dovrebbe costare di meno ed avere circa 4 minuti di pubblicità per ogni ora di contenuti. Nonostante si parli di un inserimento sul mercato molto vicino nel tempo, le specifiche di questo piano sono ancora molto aleatorie; vediamo insieme cosa sappiamo ad oggi!

Netflix con pubblicità: a pochi mesi dall’uscita prevista per la novità, ecco tutto quello che sappiamo riguardo le date, il prezzo e le modalità. A tutti gli effetti si tratta di una rivoluzione dello streaming per come siamo stati abituati, con un approccio più da televisione classica. Sapranno mantenere un equilibrio?

La nuova Netflix con pubblicità: come sarà, e quando?

Come prima rassicurazione, Netflix ha dichiarato di non voler scoraggiare il pubblico con degli spot pubblicitari troppo aggressivi. Per questo motivo prevede 4 minuti di spot ogni ora di contenuti, con delle réclame non altamente profilate. Quindi, anche se sarà Microsoft a gestire la distribuzione gli spot, pare che la maggior parte degli utenti verrà indirizzata più o meno verso la stessa pubblicità.

Nella lettera agli investitori che annunciava gli utili del secondo trimestre 2022, Netflix ha dato un lasso temporale per questa novità. La società si è detta pronta ad inserire il piano più economico “in una manciata di mercati in cui la spesa per la pubblicità è già significativa”.

Probabilmente quindi il lancio dell’abbonamento con pubblicità è previsto per il primo trimestre del 2023. Tra i primi paesi ci saranno sicuramente gli USA, tanto che le indiscrezioni parlano di dollari, ma è probabile che l’Europa segua a ruota.

Abbonamento Netflix con pubblicità: costo e limitazioni

La notizia delle ultime ore riguardante il nuovo abbonamento Netflix sarebbe il costo. Secondo Bloomberg, che cita fonti anonime, il prezzo del nuovo piano con pubblicità negli USA oscillerebbe tra i 7$ e i 9$, al massimo. Attualmente, il piano base, quello più sottoscritto in assoluto, costa 15,49$ dopo l’ultimo rincaro.

Si tratterebbe quindi di un risparmio che potrebbe arrivare fino al 50%… ma il compromesso per uno sconto del genere non riguarderebbe solo le pubblicità. Oltre al minutaggio degli ads, infatti, gli utenti che sceglieranno questo piano non sarebbero in grado di scaricare i contenuti per guardarli offline.

Netflix con pubblicità: il catalogo non sarà quello classico. Potrebbero mancare alcuni titoli in licenza, mentre le produzioni originali rimarranno. Il co-Ceo di Netflix, Ted Sarandos, assicura: “taglieremo alcuni contenuti aggiuntivi, ma di certo non tutti”

 

Inoltre, il catalogo disponibile nel piano con le pubblicità risulterà ridotto rispetto agli altri. Anche se non abbiamo molte specifiche in merito, è probabile che tra un ads e l’altro si potranno vedere tutti gli originali Netflix, ma mancheranno alcuni titoli in concessione all’azienda.

L’ultimo dubbio è sulla qualità video: gli abbonati più risparmiosi potranno vedere i loro contenuti preferiti in HD? Per ora nessuno si è ancora espresso.

Netflix perde abbonati ma vince lo stesso

L’arrivo della pubblicità su Netflix è una risposta fisiologica alla perdita di abbonati che il colosso dello streaming ha registrato negli ultimi tempi. Per la prima volta dopo dieci anni di bilancio positivo, arriva il secondo trimestre consecutivo di deficit di iscritti.

In realtà, Netflix stessa aveva previsto un calo significativo, di almeno 2 milioni di abbonati. D’altro canto l’aumentare dei costi, la concorrenza sempre più spietata e il problema della condivisione degli account pesano molto sul piatto. Tuttavia, a conti fatti, gli abbonati persi sono stati “solo” 1 milione, il che viene visto comunque come una vittoria… anche in borsa, dato che le azioni Netflix sono aumentate del 7%!

Netflix dichiara quindi ottimista per il futuro, anche perché sta mettendo in atto tutti gli accorgimenti necessari per minimizzare la crisi che le si prospetta davanti. Dopo un’ondata di licenziamenti, costati 150 dipendenti ed un crollo in borsa, la direzione ha deciso di puntare sul gaming, sanzionare gli account condivisi e rinunciare a qualche immobile.

Netflix con pubblicità, costerà più o meno quanto l’abbonamento a Disney+ o ad Hulu, le altre piattaforme di streaming concorrenti che mettono più pressione negli Stati Uniti.

L’arrivo del piano economico con la pubblicità è solo l’ultima delle mosse sulla scacchiera per Netflix. Il servizio di streaming più utilizzato al mondo, punta a mantenere il più a lungo possibile i suoi 220,7 milioni di abbonati, con tutti i mezzi.

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