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L’intelligenza artificiale può aiutare a contrastare la deforestazione. L’esempio più importante arriva proprio dalla foresta amazzonica, il polmone verde del nostro pianeta. Ma vi sono anche altri esempi di come l’AI sia stata utilizzata in questo settore. Scopriamolo insieme.
Deforestazione in Amazzonia
La foresta amazzonica è il polmone verde del mondo, senza di esso tutto andrebbe perso. Eppure, la deforestazione affligge l’Amazzonia più che qualsiasi altra parte del mondo. Per lo più sono azioni anche illegali quelle che vedono l’abbattimento di milioni di ettari di foresta, con conseguenze catastrofiche.
La deforestazione dell’Amazzonia non è un fenomeno odierno, ma un processo che è stato messo in atto a partire dagli anni ’40 e che è, con il tempo, letteralmente sfuggito di mano.
I dati raccolti nel 2017 indicavano che era stato disboscato complessivamente il 20% dell’intera foresta Amazzonica, per un totale di oltre 780.000 chilometri quadrati (più del doppio dell’Italia).
Intelligenza artificiale in Amazzonia
Già da tempo governi e associazioni cercano di riprendere in mano la situazione e monitorare la deforestazione amazzonica. Soprattutto dopo che il governo federale brasiliano ha stilato il Piano per l’Amazzonia 2021-2022.
Tuttavia, a fare davvero la differenza sembra essere l’approccio messo in atto dai ricercatori dell’Istituto Brasiliano per la Ricerca Spaziale.
Gli scienziati hanno, infatti, combinato immagini satellitare e intelligenza artificiale per cercare di avere un quadro completo e veritiero della situazione Amazzonia. Ciò che è risultato dallo studio è che molte delle aree a rischio si trovano in realtà al di fuori della zona attualmente monitorata dal governo brasiliano.
Il governo aveva, infatti, evidenziato 11 municipalità colpite duramente dalla deforestazione negli ultimi anni, ma secondo i ricercatori non serve dare la priorità solamente e queste aree.
Deforestazione in Amazzonia: cosa dicono i ricercatori
I ricercatori hanno fornito i dati raccolti dall’intelligenza artificiale con la speranza che il Piano per l’Amazzonia venga rivisto e migliorato.
“Questa è una scoperta importante, dato che le agenzie responsabili dell’applicazione della legge vedono il loro budget e il loro personale costantemente ridotti. Alcuni di questi hotspot di deforestazione si trovano nelle 11 municipalità, ma altri sono nelle vicinanze e costituiscono nuove frontiere”.
Intelligenza artificiale contro la deforestazione in Australia
Nel frattempo, anche dall’altra parte del mondo si combatte la deforestazione con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.
È il caso dell’Australia, più precisamente della start up australiana AirSeed Technology, che ha intenzione di combattere la deforestazione piantando nuovi alberi in punti strategici, e per farlo si avvale di droni e intelligenza artificiale.
Il progetto, portato avanti dall’ingegnere Andrew Walker e dal pilota di droni Andries Louw, prevede di piantare 100 milioni di piante entro il 2024. Con l’ausilio dei droni saranno in grado di piantare 40.000 alberi al giorno, ad una velocità venticinque volte maggiore rispetto ai metodi tradizionali.
La prima parte del progetto prevede un monitoraggio della situazione deforestazione in Australia e una mappatura del territorio. Dopodiché si passerà alla fase attiva, piantando i semi direttamente con i droni, nel punto specifico indicato dall’intelligenza artificiale.
Lo studio italiano
Tra i vari studi che riguardano l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per combattere la deforestazione, quello italiano è anch’esso degno di nota.
Il progetto si chiama Forest Analyzer ed è stato ideato dalla start up Hesplora. Il progetto prevede uno studio approfondito delle aree colpite dalla deforestazione attraverso un sistema di deep learning. L’intelligenza artificiale è in grado di identificare le foreste, monitorare i cambiamenti di copertura nel tempo e calcolare l’impatto di tale deforestazione in termini di variazione del carbonio.
Inoltre, il programma di Forest Analyzer è in grado di fare previsioni per il futuro, per stimare l’andamento del fenomeno nel prossimo futuro. Per ora Forest Analyzer ha ottenuto delle previsioni valide fino al 2025.