© 2000-2023 - Enkey Magazine - Tutti i diritti riservati
ENKEY SNC - P.IVA IT03202450924 / Cod. REA CA253701 - Tel. 078162719
Abbiamo trovato una notizia scientifico-medica molto interessante e vogliamo condividerla con voi. Con voi, nostri lettori che soffrono d’asma. Una nuova terapia con anticorpi monoclonali promette un trattamento di coloro che ne soffrono sia in forma moderata che lieve. Scopriamo insieme lo studio.
Anticorpi monoclonali: la pubblicazione in New England
Lo studio di cui parliamo oggi sulla nuova terapia anti asma basata sugli anticorpi monoclonali è stato pubblicato sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine. Stiamo parlando di una delle più autorevoli fonti in ambito medico e scientifico del mondo.
Nell’articolo si riporta il nome di colui che ha guidato la ricerca; il dottor Michael Wechsler, ovvero il direttore del Cohen Family Asthma Institute, ovvero uno dei più autorevoli centri al mondo che si trova presso il National Jewish Health di Denver in Colorado.
Di cosa tratta lo studio? Del trattamento sperimentale svolto con pazienti tra i 18 e i 70 anni che soffrono di asma. Una percentuale soffre di asma grave, un gruppo invece più esiguo soffre di asma lieve. I due gruppi, trattati con questa terapia nuova sono stati poi messi a confronto. Nei prossimi paragrafi vediamo nello specifico cosa è stato scoperto.
Asma: malattia infiammatoria
Parliamo un attimo di questa malattia infiammatoria che è l’asma. Si tratta di una malattia cronica, che può affievolirsi nel tempo e/o scomparire e ritornare a suo piacimento.
Cosa la caratterizza? Il restringimento e l’infiammazione delle vie aeree. Come abbiamo accennato, non esistono trattamenti risolutivi. Nei casi gravi si può controllarla con farmaci specifici, uno tra tutti il broncodilatatore a base di cortisone e antinfiammatori. Il decorso però non è per tutti lo stesso.
Alcune forme dette di “asma severa” non sono curabili né gestibili con terapie basiche come quelle descritte. Per questi casi si è deciso di provare con terapie più importanti a base di anticorpi monoclonali. Questo perché i ricercatori hanno voluto tentare la strada di focalizzarsi sul percorso che potrebbe interrompere l’infiammazione prima che questa scaturisca in attacchi importanti e ingestibili.
Terapie innovative
Gli anticorpi monoclonali quindi rappresentano una delle terapie più innovative. Attualmente, grazie allo studio in oggetto al nostro articolo sono stati approvati diversi farmaci a base di dupilumab, benralizumab o mepolizumab.
Questi anticorpi vanno a colpire le citochine che sono le proteine prodotte dal sistema immunitario di ognuno di noi in offesa ad un infiammazione provocata da agenti patogeni esterni.
Stiamo parlando di farmaci che vanno a contrastare in particolare 3 tipologie di citochine: interleuchina-4, interleuchina-5 e interleuchina-13. Queste proteine sono quelle che attaccano gli agenti patogeni che stimolano la comparsa dell’asma grave e non nei soggetti compromessi da questa malattia infiammatoria.
Anticorpi monoclonali: bastano a fermare l’asma?
Dallo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine il risultato è che la terapia con anticorpi monoclonali nei casi di asma lieve funziona molto meglio che in quelli di asma grave, dove il trattamento è efficace in una quantistica di casi ancora troppo bassa.
Quindi, anche se lo studio dimostra che potrebbe essere la soluzione al problema, questo non basta a dire di aver vinto la lotta all’asma. Sono quindi necessari nuovi studi e terapie che siano sempre più mirate. L’obiettivo è quello di andare a colpire le proteine al nucleo per evitare l’innescarsi dell’infezione sul nascere.
Questo studio fornisce a ricercatori e scienziati molte nuove informazioni importanti sulla fisiopatologia dell’asma. Il mio obiettivo raggiunto è stato quello di aver ridato speranza a coloro che soffrono di questa patologia, con la previsione di portare avanti la ricerca e aiutarli a respirare sempre meglio.