Da anni Amazon è in prima linea nella ricerca della sostenibilità totale: per un’azienda di tali dimensioni è una sfida davvero enorme, ma il colosso dell’e-commerce sta facendo passi da gigante. Nel solo 2021 ben l’85% delle sue attività sono state alimentate con energie rinnovabili: l’obiettivo è quello di arrivare al 100% entro il 2025.
Per raggiungere questo scopo Amazon ha investito in 18 compagnie, accelerando le innovazioni in termini di sostenibilità per quanto riguarda trasporti, aviazioni, imballaggi e produzione. Ad oggi l’azienda di commercio elettronico statunitense gestisce 310 progetti di energia rinnovabile, in 19 paesi di tutto il mondo.
Una delle sfide più grandi è però quella di tagliare tutte le emissioni che provengono dalle consegne. Come? Principalmente puntando sui veicoli elettrici per le consegne alla porta, ma anche per i mezzi pesanti. E si tratta di un lungo viaggio, cominciato già nel 2019…
Il Climate Pledge
Nel 2019 Amazon e Global Optimism firmano per primi un accordo, il Climate Pledge. Gli impegni sono tre: misurare e segnalare le emissioni di gas a effetto serra, implementare strategie di decarbonizzazione, adottare misure compensative credibili per neutralizzare le emissioni residue. Tutto questo, entro il 2040.
In questi 3 anni tante altre aziende hanno aderito all’accordo: ad oggi sono 376 compagnie in 34 paesi di tutto il mondo, e il numero è in continua crescita. Tra loro troviamo Uber, Mercedes-Benz, Visa, IBM, Heineken ma anche Asos e Siemens. Ogni azienda, rispettando le linee guida comuni, si impegna a sviluppare nuove misure per migliorare la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici. 10 anni prima di quanto richiesto dall’Accordo di Parigi.
Dal canto suo Amazon sta lavorando a diverse innovazioni volte a costruire un futuro sostenibile. La realizzazione di una flotta di consegne completamente elettrica è solo una di queste. Il marchio Amazon Aware, per esempio, offre prodotti di uso quotidiano realizzati con materiali completamente sostenibili. Abbigliamento, prodotti di bellezza e per la casa, creati con poliestere riciclato, cotone organico o ingredienti biologici. Il tutto con un prezzo contenuto.
La flotta elettrica di Amazon dal 2020
Appena dopo la firma del Climate Pledge, Amazon si è messa al lavoro per raggiungere i suoi obiettivi. Nel 2020 ha presentato il primo veicolo elettrico per le consegne, in collaborazione con Rivian. Inizialmente il colosso dell’e-commerce aveva vagliato i modelli già presenti sul mercato, ma nulla collimava con la sua idea. Ha così deciso di creare qualcosa di personalizzato in grado di migliorare anche l’esperienza di guida.
I veicoli elettrici di Amazon infatti, oltre ad essere ad emissioni zero, sono all’avanguardia per quanto riguarda il design e la sicurezza. In particolare questi veicoli sono dotati di un sistema di telecamere collegate che permette al guidatore di avere una visuale a 360° sulla strada, nonché di uno sportello rinforzato dal lato di guida. Ovviamente poi non poteva mancare Alexa integrata!
“…Eravamo consapevoli di dover superare di gran lunga qualsiasi altro veicolo per le consegne. […] Abbiamo unito la tecnologia di Rivian con la nostra conoscenza logistica, e questo è il risultato: il futuro delle consegne dell’ultimo miglio.”
Il risultato è stato sorprendente, come dichiarava Ross Rachey, direttore della flotta mondiale Amazon. L’idea era quella di iniziare con 10.000 veicoli elettrici personalizzati entro il 2022, aumentando poi a 100.000 entro il 2030.
La flotta elettrica di Amazon ad oggi
Ad oggi Amazon ha più di 3.000 furgoni elettrici per le consegne dell’ultimo miglio in Europa ed oltre 1.500 veicoli pesanti per il trasporto merci, sempre elettrici. La soglia iniziale delle 10.000 unità entro il 2022, quindi, non è stata raggiunta, ancora.
Amazon ha infatti annunciato proprio questo ottobre di voler investire 1 miliardo di euro nei prossimi 5 anni per raggiungere il suo scopo. Le attuali previsioni sono quindi di raggiungere i 10.000 veicoli elettrici entro il 2025, ma non solo.
Questo investimento punta ad aumentare anche il numero di cargo bike elettriche e delle consegne a piedi. Si tratta di due modalità di consegna abbastanza nuove che stanno prendendo piede (letteralmente!) nelle città europee più densamente popolate. Qui sono stati creati degli hub di micro-mobilità, dei punti di consegna più piccoli ma estremamente centrali, che permettono di togliere dall’equazione i furgoni per le consegne.