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Da un paio di settimane sono in vigore le nuove regole in materia di portabilità e cambio sim, stabilite dall’AGCOM con delibera 86/21/CIR del luglio 2021. Scopriamo insieme cosa cambia.
La truffa del SIM Swap
Ci sono diversi fenomeni che le autorità hanno preso in considerazione e hanno esaminato per decidere sulle nuove regole in materia di cambio Sim. Prima fra tutte la truffa del Sim Swap. Essa consiste sostanzialmente nel cambiare l’intestatario di un’utenza ad insaputa dell’intestatario stesso.
Fino a prima dell’introduzione delle nuove regole, infatti, chiunque poteva presentarsi con una qualsiasi sim e intestarla a proprio nome, senza bisogno della presenza fisica del vecchio intestatario né di una delega da parte dello stesso.
“Rubare” un’utenza equivale a un furto d’identità e le frodi creditizie in tal senso ammontano a 125 milioni di euro l’anno. Inoltre, con la pandemia c’è stato un preoccupante aumento di questo fenomeno. Situazione che non poteva passare inosservata e che richiede un intervento immediato.
Cambio Sim: i cambiamenti principali
I cambiamenti principali che possiamo notare dall’introduzione delle nuove regole sono due, attorno ai quali ruota tutto il processo di portabilità.
Il primo è proprio il fatto che il cambio sim potrà essere effettuato solamente dall’intestatario dell’utenza e da nessun’altro. il secondo è la verifica a due fattori.
Quest’ultima prevede la verifica dell’identità del richiedente, attraverso un documento d’identità, per assicurarsi che sia veramente l’intestatario dell’utenza. Inoltre, è prevista la verifica della volontà dell’utente di procedere con l’operazione, attraverso una verifica tramite sms o chiamata direttamente sul numero dell’utenza.
Tutte le nuove regole
La delibera 86/21/CIR del luglio 2021 dell’AGCOM esamina dettagliatamente il processo di portabilità e cambio sim e questo è quanto riportato dalle nuove regole:
- Il cambio sim per furto e smarrimento, per passaggio a eSim e per la portabilità del numero possono essere effettuate solamente dall’intestatario dell’utenza, con verifica dell’identità.
- In caso di furto, smarrimento o malfunzionamento della Sim la sostituzione della stessa può essere chiesta solamente al proprio operatore telefonico. Ciò vuol dire che la portabilità della sim da un operatore a un altro può avvenire solo con una sim funzionante.
- L’intestatario deve effettuare il cambio sim personalmente. Le deleghe sono consentite solo in caso di utenze aziendali.
- L’identificazione dell’utente che richiede il cambio sim deve essere effettuata sia se la richiesta avviene tramite internet sia se si è in un negozio fisico.
- Il fornitore deve acquisire obbligatoriamente il documento d’identità del richiedente, il codice fiscale e la vecchia sim. Nel caso di smarrimento occorre la relativa denuncia.
Cambio sim: restituzione della vecchia sim
Il fornitore, prima di effettuare il cambio, deve verificare se l’utenza in questione sia effettivamente attiva e funzionante. Dopodiché può procedere con il cambio solamente se acquisisce la vecchia sim.
Qualora ciò non fosse possibile, ovvero se la vecchia sim è stata smarrita o rubata, il titolare dell’utenza deve presentare una denuncia di furto o smarrimento della stessa.
Validazione tramite sms o chiamata
Il fornitore deve effettuare una validazione tramite sms o chiamata, al momento di procedere con il cambio. Tale procedimento serve ad appurare la legittimità dell’operazione e la reale intenzione dell’utente di procedere con il cambio.
Il fornitore è tenuto a interrompere immediatamente il processo di portabilità nel caso in cui “Il cliente risponde negativamente al messaggio ricevuto ovvero richiede l’interruzione del processo inviando un sms ad un numero stabilito uguale per tutti i fornitori di servizi mobili con codice “40”, o chiamando il customer care, o accedendo a un’area riservata sul sito web”.