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Oggi vediamo insieme come difendersi dagli spyware. Cosa sono? Si tratta di spionaggio social, controllato dalla cyber sorveglianza del web. Se ti interessa il tema della cyber security e vuoi capire come funzionano le tecniche per controllare lo spionaggio informatico sulle piattaforme Meta, questo articolo fa per te.
Cyber security: un’industria in crescita
A causa dell’aumento della percentuale dello spionaggio social – e di quello informatico in generale – l’industria globale di cyber sorveglianza sta registrando un forte incremento.
Le aziende infatti stanno inserendo nei loro bilanci cospicui compensi per le imprese che si occupano di cyber security con l’intento di proteggere i loro dati, ma anche i loro canali online (in particolare quelli social) da attacchi hacker di ogni tipo.
In particolare, molti di questi criminali del web lavorano a loro volta per la concorrenza e cercano costantemente di controllare l’operato delle aziende per vedere chi fa cosa e come si muovono i fatturati del rivale del settore.
Il problema non è solo per i più grandi CDA al mondo. Lo spionaggio telematico sta prendendo di mira anche l’opinione pubblica (giornalisti, oppositori politici, etc.) e sempre più spesso anche i VIPs di Hollywood. Obiettivo: raccogliere informazioni e dati, manipolarli e compromettere dispositivi e account per un danno d’immagine senza precedenti.
Spionaggio social e Meta Platforms
Parliamo adesso di Meta Platforms. L’impresa, proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp, a metà dicembre del 2022 ha reso pubblico un rapporto sulla sorveglianza a pagamento. Il documento va a mostrare il lavoro svolto sullo spionaggio social dal 2021, anno della pubblicazione di un altro importante report: quello sulle procedure per il controllo degli attacchi hacker.
Da questi report è venuto fuori che l’industria globale di sorveglianza dello spionaggio social e informatico ha fatturato più del doppio rispetto al 2020. Dal rapporto è emerso anche lo strumento più utilizzato per lavorare in maniera illecita sui dati degli utenti social è lo spyware.
Gli spyware sono dei malware (software dannosi per i sistemi operativi e informatici) che tengono sotto monitoraggio l’attività degli utenti, nascondendosi sui dispositivi mobili. Hanno la particolarità di sottrarre informazioni personali e dati sensibili, in particolare password e dati bancari.
Come combatterli? Ricordate di non aprire strane email e di non cliccare su link sconosciuti. Nel caso in cui abbiate già subito un attacco, rivolgetevi ad un’impresa che lavora nel settore della cyber security.
Spyware e spionaggio social degli hacker
Guardiamo ora la questione dal punto di vista dei criminali informatici. Gli spyware sono stati creati apposta per loro. Sono malware subdoli e potenti che dovevano controllare l’attività illecita dei terroristi.
In pratica all’inizio erano lo spionaggio social dell’attività illecita di coloro che usavano Facebook per inneggiare all’odio o creare campagne di guerra. Ovviamente, nel giro di poco tempo, si è rivoltata la frittata e questi virus sono diventati il peggiore incubo di ogni tipologia di utente.
Nel rapporto di Meta Platforms sono state quindi indicate alcune metodologie per proteggere gli utenti da questi virus e da altri eventuali attacchi.
Metodi di protezione
Adesso vi elenchiamo alcuni dei metodi indicati nel report 2022 di Meta Platforms per proteggersi da malware e spyware. Il primo prevede un’attività d’indagine dello spionaggio social volto ad identificare le reti che utilizzano i malware per raggirare gli utenti delle piattaforme.
Il secondo metodo prevede di informarsi leggendo i rapporti che con cadenza periodica Meta pubblica nella sezione dedicata al customer service. In questi rapporti gli utenti potranno trovare rivelazioni e indicatori di minaccia volti a descrivere il comportamento di coloro che mettono in atto le minacce.
Terzo metodo: una volta accertata la presunta violazione, possono essere inviate lettere di cessazione e cancellazione delle identità digitali, con conseguenze cancellazione di tutti i dati che ormai sono stati presumibilmente rubati. In pratica, Meta si mette a disposizione per risolvere il problema, andando ad evitare beghe legali. Questo perché, se alla fine gli spyware arrivano agli utenti è anche un pò colpa delle piattaforme, che li lasciano entrare.