Videogames che rendono intelligenti

Un recente studio ha dimostrato che chi gioca ai videogiochi sin da bambino è più intelligente. La percentuale dei bambini che viene tenuta lontana dai videogames o dal gioco virtuale non riesce ad entrare in facoltà prestigiose né ad affermarsi come professionista. Vediamo perché in questo articolo.

Videogames e intelligenza

È ormai noto che esiste un forte legame tra l’acquisizione di intelligenza logica e i videogiochi. Tale legame può essere sfruttato sotto punti di vista diversi: quello ludico e quello didattico.

È vero che i videogames hanno rivoluzionato il modo di trascorrere il tempo libero. Spesso riempiono completamente i pomeriggi di ragazzi e bambini. Invece di leggere un libro o costruire qualcosa si eclissano all’interno dei mondi virtuali dei videogames.

I videogames rendono intelligenti. Ecco cosa è stato detto in merito sul web.

Aldilà dell’aspetto educativo è indubbio che questo tipo di giochi renda i ragazzi più veloci nell’attività di problem solving. Non solo, l’utilizzo di strumenti come il joy-pad o il joy-stick aumenta le capacità manuali. Capacità utili per lavorare con strumenti di intelligenza artificiale e robotica fondamentali in settori come quello della chirurgia medica.

In questo articolo vedremo come questo sia possibile. Daremo quindi la giusta importanza alla pratica dei videogiochi. L’importante è sempre calibrare l’utilizzo di questo strumento ludico e didattico.

La tecnologia non è “Il Male”

Troverete sempre qualche genitore o educatore pronto a dirvi che far vedere troppi cartoni animati, o giocare con i videogames sin da piccoli è una pratica che lede fortemente la crescita dell’infante.

Non mettiamo in dubbio che l’utilizzo smoderato di questi strumenti digitali possa portare un bambino ad avere una percezione distorta o errata della realtà. Nonostante ciò, in questo articolo vogliamo incentivare il Credo per il quale la tecnologia non è “Il Male”. Anzi, la tecnologia porta con sé tanti benefici.

Come fa l’intelligenza a crescere grazie al mondo virtuale? Lo scopriamo qui.

Per questo motivo, insegnare ad utilizzarla nella maniera corretta e nella quantità di tempo giusta quotidianamente porterà i nostri figli ad essere più intelligenti di quanto non lo siamo noi oggi.

Videogames e capacità di problem solving

Spesso nel mondo del lavoro si parla di capacità di problem solving. Spesso, proprio durante un colloquio di lavoro viene chiesto di risolvere una situazione problematica nel minor tempo possibile. Questa capacità non è innata e deve essere allenata.

Un recente studio ha dimostrato che i bambini che videogiocano per una quantità di tempo che va tra un’ora e tre ore ogni due giorni ha maggiore di possibilità di sviluppare questa capacità.

Sapevi che videogiocare sin da piccoli aumenta la capacità di problem solving?

Lo studio è stato poi anche avvalorato da Nolan Bushnell – il papà dell’Atari. Il noto tecnologo durante un’intervista rilasciata per Rolling Stones ha dichiarato che grazie a videogiochi come i puzzle games è riuscito a sviluppare una forte capacità di problem solving. In pratica, il gioco virtuale ha allenato la sua reazione a traumi e problemi, rendendolo più astuto e scattante cerebralmente.

Bushnell ha anche dichiarato che le novità del settore, come ad esempio la realtà aumentata, lo intrigano proprio perché secondo lui lasciano la possibilità di esplorare e vivere esperienze che nella vita reale sarebbero impossibili. Queste esperienze rilascerebbero nella mente del giocatore dei feedback importanti per risolvere le questioni quotidiane del mondo reale.

Didattica e gamification

Adesso vi illustriamo dove sta andando la pratica del gioco virtuale. Alla luce di ciò che è stato scoperto sulla relazione tra videogiochi e intelligenza, ci si sta muovendo verso la cosidetta gamification. 

Si tratta di un neologismo che in italiano potremmo tradurre come “ludicizzazione”. In pratica, utilizzando i videogames in contesti diversi da quelli del semplice gioco, essi darebbero la possibilità di acquisire maggiori informazioni in breve tempo.

Utilizzare i videogiochi per migliorare l’apprendimento e lo sviluppo cognitivo degli studenti è una pratica che sta diventando sempre più usuale, anche perché è possibile gamificare molte attività scolastiche. 

Aldilà della loro natura i giochi sono un grande aiuto perché stimolano l’intuito. Che siano di natura digitale o analogica, grazie anche allo sviluppo di Internet e delle connessioni veloci, gli alunni possono accedere a tantissime risorse diverse ed imparare tante cose nuove in poco tempo.

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