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Gli airbag indossabili sono pensati per sport e attività ad alto rischio di caduta, come il motociclismo, lo sci o l’ippica. Essi sono un concentrato di innovazione e tecnologia, messi a disposizione della sicurezza della persona.
La storia degli airbag
Conosciamo bene gli airbag. Tutti sanno cosa sono. Essi sono installati sulle nostre autovetture, si azionano e ci proteggono in caso di incidente e sono obbligatori per legge. Tuttavia, non è stato sempre così. C’è stato un tempo in cui aziende e automobilisti non si fidavano di quest’invenzione.
L’airbag è stato inventato da l’ingegnere statunitense John W. Hetrick, il quale ne depositò il brevetto il 18 agosto del 1953. L’invenzione fu chiamata letteralmente sacca d’aria, o pallone d’aria. Nel brevetto Hetrick precisava che la sua invenzione era destinata alle autovetture. Probabilmente non avrebbe mai immaginato fin dove il suo pallone d’aria si sarebbe spinto e mai avrebbe immaginato che poteva proteggere le persone anche al di fuori delle autovetture.
Nonostante oggi siamo a conoscenza dell’importanza di tale invenzione, all’epoca non fu accolta bene. Ci vollero venti anni prima che i produttori di automobili iniziassero a installarla sulle loro autovetture.
I primi airbag indossabili
Sebbene ne stiamo parlando solamente oggi, anche l’invenzione degli airbag indossabili non è così recente.
Il brevetto, infatti, fu depositato nel 1977, da parte dell’ingegnere ungherese Tamas Straub. L’invenzione di Straub consisteva in un giubbotto gonfiabile tramite un cavo e una valvola. Oggi conosciamo questo tipo di giubbotto, sono i giubbotti salvagenti in dotazione a navi e aerei.
Tuttavia, in questo caso stiamo parlando di giubbotti che hanno comunque bisogno di un innesto manuale per essere gonfiati.
Ci vorranno almeno altri venti anni prima che un vero giubbotto airbag iniziasse ad essere utilizzati nel motociclismo. Il suo funzionamento è analogo al sistema utilizzato nelle autovetture, ovvero si aziona al momento dell’urto, proteggendo petto, spalle e colonna vertebrale.
Airscud, l’airbag indossabile tecnologico e innovativo
Airscud è l’airbag indossabile più tecnologicamente avanzato che ci sia. È dotato di sensori, GPS e intelligenza artificiale e garantisce il massimo della sicurezza in caso di incidente e urto violento.
È pensato per il motociclismo, ma può essere utilizzato nello sci, nel ciclismo, nell’ippica e in altri sport ad alto rischio di caduta e di urto.
I sensori sono sette: tre accelerometri, tre giroscopi e un rilevatore GPS. L’algoritmo della sua intelligenza artificiale, inoltre, è studiato per misurare mille volte al secondo i parametri e le dinamiche di utilizzo e per attivare l’airbag in meno di 60 millisecondi. Esso è, infatti, in grado di prevedere l’impatto imminente, tenendo conto di tutti i diversi parametri.
Gli airbag indossabili della moto GP
Nello specifico gli airbag indossabili utilizzati nella moto GP sono integrati nelle tute e sfruttano al massimo l’intelligenza artificiale e le potenzialità dei sensori.
Per quanto riguarda i prodotti utilizzati in moto GP, l’airbag è studiato per aprirsi in 15 millesimi di secondo.
Essi rilevano decelerazioni e movimenti oscillatori in tempo reale. In questo modo è in grado non solo di prevedere l’impatto, ma anche a capire che tipo di incidente sta per avvenire.
Gli airbag indossabili sono anche collegati a un’applicazione per smartphone, con la quale possiamo controllarne lo stato della batteria, monitorare lo stato operativo del sistema e controllare il viaggio.
Altri airbag indossabili
Nel frattempo si sta iniziando anche a lavorare a un casco con airbag incorporato. Anche la testa, infatti, subisce duri colpi in caso di caduta e il casco non sempre è il modo migliore per attutire questi colpi.
Il funzionamento è analogo a quello degli airbag indossabili.
C’è anche un prototipo di airbag indossabile da collo. Esso avvolge il collo come un collare e al momento dell’impatto attiva un cuscinetto di sicurezza che protegge collo e testa.
Infine, è stato proposto un prototipo di zainetto con airbag incorporato, pensato principalmente per gli sciatori. Essi si gonfiano a ciambella, per mantenere lo sciatore o l’alpinista in superficie in caso di slavina. Inoltre, sono di colore rosso, per facilitare il ritrovamento.