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Rilasciato con due giorni di anticipo rispetto l’atteso, il 14 marzo è stata presentato GPT-4, il nuovo modello di intelligenza artificiale di OpenAI. Il video di presentazione sembra quasi il trailer di un film di fantascienza, ma le sue capacità sono più che reali. GPT-4 è in grado di accettare input di diversa natura (immagini o testo) e di produrre output di testo basati sul suo modello di apprendimento. Le prestazioni sono davvero incredibili: GPT-4 ha superato diversi esami di abilitazione con un punteggio più alto degli altri partecipanti umani, superiore del 10% in media. Ma non solo. Il livello di affidabilità e creatività è infinitamente superiore rispetto a GPT-3.5, anche con istruzioni meno precise.
Greg Brockman anticipa le critiche e mette le mani avanti “…è ancora limitato sotto molti aspetti”, ma le prestazioni mostrate fino ad ora raggiungono “il livello umano, su vari criteri professionali ed accademici”. È davvero la rivoluzione di quest’era delle intelligenze artificiali?
Il “livello umano” di GPT-4
Una delle principali limitazioni di GPT-3.5 erano sicuramente le prestazioni più basse rispetto ad una media umana. Il livello di risposta era decisamente meno elevato e su molte questioni incappava in ripetizioni ed errori. GPT-4 ora produce delle risposte più sicure, e anche più utili. Grazie all’intenso lavoro di deep learning degli sviluppatori, il nuovo sistema riesce a risolvere problemi difficili con maggiore precisione. Il salto più grande però l’ha avuto nella creatività e capacità di “problem solving”. La maggiore conoscenza generale, portata anche dai tantissimi feedback degli utenti, produce dei testi più lineari e meno ripetitivi.
Le capacità di ragionamento risultano più “avanzate” e meno macchinose: prima di dare una risposta questa viene riformulata per arrivare direttamente al punto, con gli elementi chiave in primo piano. E ancora, molti argomenti sensibili sono stati oggetto di particolare attenzione e sono stati segnalati come pericolosi. Il nuovo modello ha l’82% in meno di probabilità di rispondere alle richieste di contenuti non consentiti. Un esempio? GPT-4, a differenza del suo predecessore, non dà più indicazioni su come fabbricare una bomba a casa.
Gli input visivi
Un’altra grandissima novità di GPT-4 è che si tratta di un modello multimodale. In altre parole, ha la capacità di produrre testo a partire da input visivi come fotografie. A partire da un’immagine, GPT-4 può generare didascalie, classificazioni, codice e persino ricette.
Scattando una foto al nostro frigorifero, GPT-4 può dirci quali sono le ricette che possiamo riprodurre con gli ingredienti a nostra disposizione. Allegando la bozza di un progetto di sito, può scrivere al volo un codice funzionante per cui quel sito può vedere la luce. Il tutto in pochissimi secondi. Integrare questa tecnologia nel quotidiano aprirebbe la strada ad infinite possibilità.
Come provare GPT-4
Attualmente GPT-4 è già disponibile per tutti i possessori di ChatGPT Plus. Con un abbonamento di 20$ al mese, sarà possibile provare questo nuovo modello, anche se in maniera limitata. Il limite di utilizzo viene gestito da OpenAI dinamicamente, in base alla domanda e alle prestazioni del sistema. Inizialmente, gli abbonati plus potranno gestire 100 messaggi di GPT-4 ogni 4 ore. Probabilmente questo numero potrebbe essere incrementato una volta che il sistema si sarà stabilizzato.
Per chi non possiede l’abbonamento plus sarà comunque possibile mettere mano su GPT-4… a tempo debito. L’utente medio dovrà iscriversi alla lista d’attesa per ricevere l’aggiornamento a GPT-4. In questo caso i tempi di attesa potrebbero essere anche abbastanza lunghi, considerata l’alta richiesta. Un’alternativa? Il 14 marzo è stato rilasciato il comunicato che Bing d’ora in poi funzionerà con un GPT-4 personalizzato per la ricerca. Ovviamente, anche in questo caso, ci si dovrà iscrivere all’anteprima del nuovo Bing, attraverso il proprio account Microsoft.