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Ormai è ufficiale: la saga di Harry Potter diventerà una serie TV. La conferma è arrivata proprio dalla Warner Bros che ha deciso di lanciare questa nuova produzione su un nuovissimo servizio di streaming. Per l’occasione, infatti, il canale Discovery+ e HBO Max si fonderanno per diventare semplicemente “Max”. Su questo canale verrà trasmessa la serie che, a quanto pare, dovrebbe contare ben 7 stagioni, una per ogni libro edito tra il 1997 e il 2007. L’uscita prevista, almeno per il momento, è stimata tra il 2025 e il 2026, produzione permettendo.
Il budget stanziato per questo progetto è davvero stellare, paragonabile a quello investito per Il trono di spade e il suo spin-off. Lo stesso amministratore delegato di Warner Bros Discovery ha anticipato che si tratterò di una “serie decennale, prodotta con la stessa maestria epica, lo stesso amore e la stessa cura per cui è noto questo franchising globale”. Ma allora perché ci sono già così tante polemiche sulla serie TV di Harry Potter?
C’era davvero bisogno di un nuovo Harry Potter?
Tutta la saga di Harry Potter è un vero e proprio fenomeno culturale. I libri hanno venduto 500 milioni di copie in tutto il mondo e gli 8 film hanno incassato più di 7 milioni di dollari nelle sale. Ad oggi, la fanbase conta oltre 37 milioni di membri, e i numeri continuano a salire. È chiaro, quindi, che il sentimento di amore per il maghetto con la cicatrice è ancora ben lontano dallo spegnersi. E lo hanno capito bene gli investitori che hanno creato videogiochi, ultimo tra tutti il chiacchierato Hogwarts Legacy, 4 parchi a tema, tour dedicati e locali ispirati.
Tutto questo a primo impatto può sembrare rassicurante per una nuova serie tv, ma c’è un grosso rischio. Attualmente tutta la fanbase di Harry Potter ama il prodotto così com’è: è affezionata alla storia, alla narrazione e, soprattutto, ai personaggi. Creare un qualcosa di nuovo quando il sentimento è ancora così forte potrebbe essere estremamente controproducente, specialmente per i fan più accaniti. Come dice la Rowling stessa, un lavoro decennale su Harry Potter porterà sicuramente ad “approfondire i contenuti dei libri come solo una serie televisiva può fare”. Ma nonostante questo, la sfiducia degli appassioni è motivata anche da tutta la serie di Animali Fantastici che, giunta al terzo film, non è riuscita a catturare i cuori. Inoltre, aleggia pesante un grande ed oscuro predecessore: Star Wars.
J.K. Rowling come produttrice esecutiva
Già nel 1999, ai tempi del primo film, J.K. Rowling aveva venduto con riluttanza i diritti cinematografici alla Warner Bros. Con un accordo di 2.000.000 di dollari, aveva quindi ceduto i diritti sui libri, ma non sui personaggi. In questo modo, la Warner Bros non avrebbe avuto il controllo sul resto della storia e non avrebbe potuto pubblicare spin-off o sequel non scritti da lei.
Quasi 25 anni, un adattamento teatrale e diversi libri dopo, la questione si ripropone. Lasciare i diritti per una serie sì, ma non il totale controllo. Per questo motivo il nuovo accordo prevede che la produttrice esecutiva sia la Rowling stessa. “L’impegno di Max a preservare l’integrità dei miei libri è importante per me” spiega la scrittrice, ma al tempo stesso decide di rimanere in una posizione di controllo attivo. Questa notizia però non rassicura molto i fan di Harry Potter, anzi. Sebbene la sua opera sia ancora molto apprezzata, la mamma del maghetto più amato al mondo continua ad essere al centro di numerose critiche sociali e talvolta politiche. Dopo alcune posizioni pubbliche considerate dai più transfobiche, J.K. Rowling ha perso l’apprezzamento comune e cammina su un ghiaccio molto sottile.
Il nuovo cast di Harry Potter
Uno degli aspetti sicuramente più preoccupanti per i fan è il nuovo cast. Gli appassionati sono davvero molto legati agli attori che hanno dato per anni il volto ai loro personaggi preferiti ed un cambio del genere difficilmente finisce bene. Attualmente non si sa assolutamente nulla riguardo i nomi in ballo, ma è certo che non possono essere (per chiari motivi di età) gli stessi dei film… almeno non i personaggi principali. Alcuni professori, come per esempio Sibilla Cooman o Pomona Sprout, potrebbero anche venir intepretati dagli stessi attori, ma si tratta comunque di ruoli relativamente secondari, quantomeno nei film.
Una speranza viene però da Tom Felton, l’iconico Draco Malfoy. Considerando la sua passione per il ruolo, non sarebbe poi male ritrovarcelo come Lucius Malfoy, ovvero il padre nella saga. L’unica cosa che ci rimane è quella di aspettare e un po’ sperare.