Avete mai sentito parlare di elettrosmog? Si tratta di una forma di inquinamento ambientale causato dai campi elettromagnetici. In pratica stiamo parlando delle energie prodotte da dispositivi come le antenne trasmittenti, gli elettrodotti, le reti wifi o più semplicemente i nostri smartphone che vengono accumulate ogni giorno dal nostro organismo. In questo articolo vedremo quanto fa male questo tipo di inquinamento e come evitare il contatto massivo.
Elettrosmog e scompensi energetici
L’inquinamento prodotto dalle cariche elettromagnetiche di dispositivi come lo smartphone nuocciono gravemente alla salute umana (e non solo). L’elettrosmog infatti produce anche dei veri e propri scompensi energetici e in maniera progressiva anche squilibri all’interno del nostro organismo.
Per ripulirsi da questo tipo di inquinamento ambientale è necessario imporsi come obiettivo la riarmonizzazione del corpo. Questo significa lasciare quanto più possibile lontano da noi il telefono o il pc e frequentare posti all’aria aperta, lontani da fonti di campi magnetici forti.
Nei prossimi paragrafi vedremo nello specifico come difenderci dall’elettrosmog, imparando a riconoscerlo e a capire quanto siano nocivi per la nostra salute i campi elettromagnetici.
Definizione di inquinamento da campo magnetico
Prima di tutto è bene capire una cosa: non tutti i campi magnetici producono energia pericolosa. Ad esempio, tecnicamente anche noi esseri umani siamo campi elettromagnetici e tutto ciò che ci circonda produce energia elettromagnetica (le piante, i minerali, gli animali, etc.).
In più a questo ci sono gli strumenti creati dall’uomo. Questi strumenti sono quelli che producono l’elettrosmog, perché i primi descritti producono quello che viene definito “elettromagnetismo naturale”. Oggetti come le antenne cellulari o gli elettrodotti invece producono quello che in gergo viene detto “elettromagnetismo artificiale”.
Quindi, l’elettrosmog non è altro che l’insieme delle emissioni elettromagnetiche artificiali, ovvero di tutta l’energia e le frequenze emesse dagli strumenti creati dall’uomo che stanno letteralmente inondando lo spazio intorno a noi.
Elettrosmog e frequenze dannose
Non tutte le frequenze emesse dall’elettromagnetismo artificiale sono dannose per l’uomo. Alcune, quelle basse comprese fra 0 e 100 Hertz, vengono ampiamente tollerate dal nostro organismo. Per fare un esempio, il frigorifero, le lampadine o ancore le prese elettriche della nostra casa sono dispositivi a bassa emissione che non nuocciono alla nostra salute.
Il problema nasce con il contatto con dispositivi che superano i 100 MHz. Ad esempio tra questi c’è il televisore di casa che propaga 100 milioni di oscillazioni al secondo. Il televisore però viene guardato da una certa distanza (2-3 metri) e questo ci aiuta a diminuire il contatto con il suo campo elettromagnetico negativo.
Un dispositivo che invece viene utilizzato a distanze sin troppo ravvicinate ed ha una potenza di segnale alta è lo smartphone. Evitare il contatto continuo con il nostro amico telefonino è quindi una delle primissime mosse per diminuire il contatto con una forma di elettrosmog.
Valutiamo il contesto
Come abbiamo potuto vedere, non è solo la potenza del segnale ad influire sulla creazione di campi magnetici negativi, ma anche la vicinanza di esposizione ai dispositivi che li producono.
Per difenderci quindi dall’elettrosmog possiamo anzitutto fare una cosa basilare che per molti può essere strana o stravagante, ovvero camminare a piedi scalzi. Questa pratica ci permetterà di avere un contatto diretto con il suolo e scaricare gli eccessi elettromagnetici che accumuliamo. Anche toccare spesso le pareti aiuta in questa pratica.
Come seconda cosa possiamo decidere di lasciare lo smartphone lontano da noi quando siamo in casa. Prendete l’abitudine di rientrare e appoggiare il telefono in camera da letto. Vedrete che con il tempo, vi capiterà di recuperarlo solo a tarda sera, o solo se qualcuno vi chiama.
Un’altra opzione intelligente è scegliere un letto di legno, anziché di metallo. I rimedi possono essere molteplici, l’importante è cercare di vivere in un ambiente il più sano possibile e di ricordarsi di vivere molto all’aria aperta.