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Che cos’è la transizione digitale? Possibile che riesca a coinvolgere anche fonti di intrattenimento come le serie tv? E se si, le sconvolge al punto che sembrano prodotti diversi di cui l’utente può fruire? In questo articolo vediamo com’è cambiato il mondo con l’avvento del digitale, ma soprattutto com’è cambiato il modo di godersi fonti d’intrattenimento come la tv e le tanto amate serie tv.
Che cos’è la transizione digitale?
Partiamo dal principio proprio per non farci mancare nulla. Quando si parla di transizione digitale si intende quel processo attraverso il quale c’è stata un’attività di rivisitazione dei processi tramite l’utilizzo di tecnologie digitali.
Di solito se ne parla quando si descrive il mutamento delle dinamiche produttive e di vendita aziendali, oggi vediamo invece di capire come questo processo abbia coinvolto nel tempo anche le fonti d’intrattenimento, in particolare come abbia cambiato il modo di fruire prodotti televisivi, come ad esempio le serie tv.
L’obiettivo della transizione digitale è rendere i processi più efficienti e veloci in termini di qualità e quantità. Per fare questo viene attuata un’attenta e massiva raccolta di dati che vengono poi valutati e utilizzati per migliorare le tecnologie utili ad attuare i processi della transizione stessa.
Un fenomeno globale
Come accennavamo poc’anzi, quello della transizione digitale è un fenomeno globale che va ad inserirsi all’interno di una vera e propria rivoluzione industriale 4.0. Infatti, quando se ne parla si specifica spesso che queste tecnologie digitali sono alla base della nuova efficienza aziendale anche in termini di sostenibilità.
Grazie a questo processo, chi produce è legato a chi vende in un rapporto di continuo interscambio di dati utili a migliorare l’esperienza e a velocizzare il processo di produzione e vendita.
Proprio in quest’ottica si inserisce anche il cambiamento della fruizione dei contenuti televisivi, in particolare delle serie tv. Già nel 2021 ci si iniziò a chiedere se la televisione per come l’avevamo sempre conosciuta non fosse ormai morta. Netflix e i servizi di streaming online stavano decisamente dando del filo da torcere al sistema delle produzioni televisive con prodotti e modalità di interazione tutte nuove.
Transizione digitale delle serie tv
Abbiamo citato Netflix. Forse perché è l’esempio più calzante di come un servizio di streaming online sia riuscito in pochissimo tempo a sorpassare in qualità e quantità la televisione nazionale e i servizi di pay tv.
Con promozioni interessanti e alla portata di tutti Netflix ha dato vita ad un fenomeno di transizione digitale molto particolare che ha portato le serie tv ad un nuovo livello, quello in cui per essere fruite non c’era bisogno di attendere una settimana tra una puntata e all’altra.
Lo streaming è bello, nuovo, veloce, i suoi contenuti appassionano, ma soprattutto sono visionabili senza interruzioni pubblicitarie. Purtroppo la transizione digitale è in continuo mutamento, questo significa che anche lo streaming sta già affrontando un periodo di down.
Lo streaming è in crisi
Nasce prima del lockdown, ma con il Covid lo streaming diventa il fenomeno globale di transizione digitale delle serie tv e dell’intrattenimento televisivo. Purtroppo come accennavamo nel paragrafo precedente, dopo la gloria del 2020 dallo scorso anno i dati dimostrano che c’è un netto calo.
Che il mercato sia già maturo? Sembrerebbe di si e piattaforme come la già nominata Netflix stanno cercando alternative e nuovi equilibri. Cosa vogliono gli utenti? Spendere sempre di meno per contenuti sempre più veloci e attivi.
Lo streaming a pagamento, anche se gli abbonamenti sono bassi, non è più la strada più economica per intrattenersi, anche perché difficilmente gli utenti riescono a seguire una serie per diverse stagioni come si faceva un tempo.
Cosa accadrà quindi adesso? Le grandi piattaforme di streaming sono già all’opera per trovare nuovi escamotage e strategie per attrarre a sé gli utenti e fidelizzarli. Solo il tempo ci dirà qual è il futuro di questi strumenti digitali.