Lo scorso anno circa il 64% delle aziende italiane ha deciso di investire in strumenti volti al risparmio energetico. Come? Installando sistemi fotovoltaici e monitorando i consumi di energia. Non solo. In questo articolo vedremo le soluzioni adottate per abbassare le temperature degli ambienti e rendere tutte le fasi di lavoro e produzione più ecosostenibili.
Risparmio energetico con 4 interventi
Alla luce delle tensioni geopolitiche e dell’inflazione, che vanno ad impattare notevolmente sui costi operativi delle aziende del nostro paese, negli ultimi 12 mesi si è visto che le imprese italiane hanno deciso di iniziare ad investire sul risparmio energetico.
Anche noi nel nostro piccolo abbiamo iniziato i lavori per contrastare il caro energia. In concreto, le aziende italiane hanno adottato quattro interventi che stanno diventando strumenti utili anche per risparmiare a livello domestico.
In primis, si è effettuato la sostituzione delle lampade tradizionali con sorgenti a LED. Il secondo intervento prevede la regolazione del riscaldamento con temperature interne più basse. C’è poi la sensibilizzazione della forza lavoro ad un utilizzo più consapevole delle risorse a loro disposizione e la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento a gas con impianti più efficienti.
Investimenti in nuove tecnologie ecosostenibili
Come abbiamo potuto constatare, la volontà delle aziende italiane è quella di investire in nuove tecnologie ecosostenibili, una tra tutte il fotovoltaico di cui si parla sempre più spesso anche per quello che riguarda il risparmio energetico casalingo.
Secondo uno studio svolto recentemente il 72% del target preso in esame ha già avviato o preso in considerazione l’avviamento di investimenti per installare impianti fotovoltaici o ampliare quelli già esistenti. Un altro 60% degli intervistati invece ha deciso di acquistare sistemi di riscaldamento alternativi come le pompe di calore.
L’obiettivo è quello di concentrarsi sul risparmio energetico delle risorse utilizzando tecnologie smart o di controllo che possano ridurre il consumo energetico delle macchine.
Nel complesso questi investimenti nell’arco dell’ultimo anno hanno già generato successi tangibili. Infatti, circa un quarto delle aziende prese in esame dallo studio di cui parlavamo prima è riuscito a risparmiare tra l’11 e il 20% di energia. Un ulteriore 22% di queste aziende ha ottenuto risparmi ancora più significativi che si muovono tra il 41 e il 60%.
Ostacoli al risparmio energetico delle nuove tecnologie
Se i dati sono così promettenti perché allora esistono delle preoccupazioni in merito all’utilizzo di queste tecnologie smart per il risparmio energetico? Principalmente perché c’è una mancanza di budget che non permette a circa il 53% degli intervistati di effettuare o pianificare un investimento volto all’eco sostenibilità.
C’è poi anche chi sta aspettando di avere a disposizione tecnologie ancora più smart a prezzi più economici. Insieme a ciò di cui abbiamo appena parlato, la questione degli iter lunghissimi per l’approvazione dei progetti preoccupa circa un terzo delle aziende.
Per fortuna nonostante questi dubbi, dallo studio è risultato che circa il 66% delle aziende e soddisfatto delle normative esistenti attuate per promuovere i progetti dedicati alle misure di risparmio energetico.
La via verso l’outsourcing
Molte delle aziende italiane che si sono mosse per attuare investimenti dedicati al risparmio energetico ha deciso di intraprendere la strada dell’outsourcing. Questo significa che ha deciso di appaltare a ditte esterne alcune funzioni e servizi per la realizzazione dei processi produttivi.
In particolare, larga parte delle aziende del settore sta trasferendo all’estero i processi ad alta intensità energetica per risolvere il problema del caro energia e dell’inflazione del nostro paese.
Chi fa impresa in Italia si rende conto della necessità di ridurre l’impatto ambientale e di promuovere pratiche più responsabili. Allo stesso tempo però la cultura del risparmio energetico deve essere diffusa in maniera più capillare e deve coinvolgere soprattutto i lavoratori.
Inoltre, finché le pratiche burocratiche non verranno agevolate e non verranno creati incentivi utili a procedere nella direzione della ecosostenibilità, il nostro paese avrà seri problemi ad attuare quante più pratiche volte al risparmio energetico.