Il settore della robotica collaborativa è un settore in cui si sta investendo moltissimo. Stiamo parlando di tecnologie utili ad aiutare l’uomo nel lavoro, o ancora di tecnologia protesica. Vediamo insieme i nuovi robot industriali del momento, quelli che sembrano essere la chiave della tecnologia 5.0
Cos’è la robotica collaborativa?
Per robotica collaborativa si intende tutto quel settore della tecnologia hi-tech in cui vengono inseriti i nuovi robot industriali definiti cobot.
I cobot sono robot pensati per lavorare a contatto con l’uomo, aiutandolo a svolgere più velocemente compiti e mansioni. Si tratta di un insieme di strumenti tech che rappresentano una vera e propria innovazione per le aziende e le imprese che stanno evolvendosi dalla tecnologia 4.0 alla 5.0
L’obiettivo è quello di modificare in maniera definitiva e profonda i paradigmi della produzione industriale e del lavoro svolto dalle risorse umane. In altre parole, si cerca di raggiungere livelli produttivi di efficenza senza precedenti.
Nei prossimi paragrafi vedremo come l’utilizzo di questi cobot stia già aiutando il settore industriale in termini di sicurezza e prestazioni a grandi velocità.
Nuovi robot industriali e sicurezza
Vediamo insieme quelle che sono le qualità e peculiarità di questi nuovi robot industriali. I cobot sono anzitutto una vera e propria sicurezza per l’operatore che segue le fasi di produzione in azienda.
Hanno alte risoluzioni e unità di funzioni di sicurezza senza precedenti perché monitorano costantemente la posizione, la coppia, la velocità, le zone operative e il rilevamento di eventuali collisioni.
Questi nuovi robot collaborativi consentono quindi di lavorare in totale sicurezza evitando gli incidenti sul lavoro o che l’operatore stesso si stanchi durante i turni più massacranti.
Per capire meglio come funzionano, vi poniamo un esempio. Se i sensori di questi cobot rilevano la presenza di un operatore in un raggio d’azione della macchina fuori dal range comandato, la velocità della macchina verrà modulata per garantire la massima sicurezza dell’operatore.
Se invece le macchine lavorano in assenza di personale, i cobot le spingono alla massima velocità aumentando le prestazioni e velocizzando il processo di produzione.
Super prestazioni… a grandi velocità
Vediamo ora quali sono le velocità di prestazione di questi cobot. Questi nuovi robot industriali lavorano con una velocità di rotazione di 200° al secondo. In pratica, sono robot che riescono a lavorare in movimento, a differenza dei classici robot industriali che sono fissi ed esprimono male la loro componente collaborativa.
Sono robot di nuova generazione, che dall’anno in cui sono nati (1996) si sono largamente evoluti, al punto che adesso possono anche ripetere lo stesso movimento quasi all’infinito e sempre con la massima precisione.
Ecco anche perché sono un valido aiuto per l’uomo: il suo grado di ripetibilità non può essere paragonato a nessuna altra capacità di lavoro umana.
C’è di più: possono eseguire operazioni non ergonomiche e supportare carichi piuttosto pesanti. Infine, possono applicare la loro forza in un determinato compito, calibrandola se sono in fase di multitasking.
Semplicità di programmazione
Tra gli altri vantaggi che possiamo elencare parlando di lavoro collaborativo con i cobot c’è sicuramente la facilità di programmazione di questi nuovi robot industriali.
Hanno un’interfaccia semplice, responsiva e particolarmente accessibile da tablet e pc. Grazie a queste loro caratteristiche l’operatore può tranquillamente interfacciarsi con i cobot per lavorare al massimo delle loro capacità. Tramite lo schermo del tablet o del pc infatti, l’uomo ha una visione tridimensionale sia del robot che dello spazio in cui esso agisce.
Tramite una programmazione a blocchi, si potranno utilizzare le macro e le parti di altri programmi con la funzione drag&drop per velocizzare le procedure e rendere il percorso produttivo facilitato.
5 trend chiave dei nuovi robot industriali
Vediamo ora 5 trend legati a questi nuovi robot industriali. Il primo è la maggior collaborazione che consente all’operatore umano di concentrarsi su altre attività del processo produttivo. Le attività ripetitive vengono svolte dai cobot.
Questo trend sta spingendo le aziende ad investire per l’integrazione dei robot collaborativi. L’obiettivo è sempre quello di rendere le industrie sempre più sicure e le macchine sempre più facili da manovrare.
Il secondo trend è la reindustrializzazione europea che grazie all’avvento di questi nuovi robot industriali sta conoscendo una nuova era di prosperità. Ovviamente non è solo questo. Il mercato sta infatti registrando un momento di delocalizzazione dell’industria, per questo c’è anche carenza di materie prime necessarie ad ogni tipo di produzione.
Il terzo trend è la sostenibilità. Già dai primi mesi di quest’anno si è potuto constatare che i cobot – o i robot industriali in generale – lavorano tenendo sempre sotto controllo il risparmio energetico. Lavorano con l’ausilio di energia pulita, in primi in modalità elettrica, piuttosto che con quella compressa come in passato.
Penetrazione nel mercato e convergenza di hardware e software
Gli ultimi 2 trend di cui vorremmo parlarvi sono la maggior penetrazione dei cobot nel mercato e la convergenza di hardware e software.
Il primo trend in questione riguarda un dato reale riscontrato tramite un’analisi di mercato del settore degli ultimi 6 mesi: negli ultimi anni c’è stata una forte spinta verso l’introduzione di questi nuovi robot industriali. Una spinta dovuta all’aumentata fiducia nelle persone nei riguardi dei robot e della tecnologia robotica in generale.
Il secondo trend invece riguarda l’aumento riscontrato nella crescente combinazione di hardware e software che dovrebbe aiutare l’uomo a risparmiare tempo e denaro, guadagnando di più. In ogni caso, la crescita aziendale da ora in poi verrà sostenuta e resa inarrestabile proprio dall’utilizzo di questi cobot in azienda, sia essa piccola o grande.