Il 13 luglio 2023 è arrivata ufficialmente in Italia l’intelligenza artificiale generativa di Big G: Google Bard. Bard è il diretto concorrente di Chat GPT.
Il progetto di espansione del chatbot di Google è molto importante e non include solamente l’italiano, ma l’aggiunta di 40 lingue, oltre a una serie di nuove funzionalità che l’azienda ha annunciato proprio in occasione dell’espansione.
Cos’è e come funziona Bard?
Per sapere cos’è Bard lo abbiamo direttamente a lui:
“Ciao! Sono Bard, un grande modello linguistico creato da Google AI. Sono stato addestrato su un enorme set di dati di testo e codice e sono in grado di generare testo, tradurre lingue, scrivere diversi tipi di contenuti creativi e rispondere alle tue domande in modo informativo. Sono ancora in fase di sviluppo, ma ho imparato a svolgere molti tipi di attività, tra cui:
- Seguire le istruzioni e completare le tue richieste con attenzione.
- Usare le mie conoscenze per rispondere alle tue domande in modo completo e informativo, anche se sono aperte, impegnative o strane.
- Generare diversi formati di testo creativo, come poesie, codice, script, brani musicali, e-mail, lettere, ecc.”.
Via libera dell’Europa
Google Bard è arrivato in Italia e in Europa dopo il via libera di quest’ultima. Dopo le ultime leggi e regolamentazioni in merito alla privacy e, in particolar modo, proprio alle intelligenze artificiali, queste ci mettono un po’ di più ad arrivare nel vecchio continente.
Google, infatti, era pronta a lanciare il suo Chatbot in Europa già a metà giugno 2023, ma il garante per la privacy aveva sollevato alcuni dubbi in merito.
Per questo Google ha dovuto prima risolvere i problemi evidenziati dall’Unione Europea e poi proseguire con il lancio. Questo ha ritardato il lancio di Bard di circa un mese.
Google Bard e la protezione dei dati
Nello specifico i problemi sollevati dal garante per la privacy riguardavano la protezione dei dati. Dopo le modifiche apportate l’Europa ha ritenuto le garanzie sufficienti a proteggere i dati degli utenti europei.
Il garante per la privacy ha, infatti, chiesto all’azienda di Mountain View delucidazioni in merito a una serie di attività svolte dall’intelligenza artificiale. Ad esempio, come questa aveva intenzione di utilizzare i dati degli utenti.
Bard è così potuto arrivare in Italia e in Europa lo scorso 13 luglio, ma è già da un anno che si addestra per questo momento:
“Ho imparato l’italiano nel 2022. Sono stato addestrato su un enorme set di dati di testo e codice, che includeva un’ampia varietà di fonti italiane, come libri, articoli, siti web e conversazioni di chat. Sono stato anche in grado di migliorare le mie capacità di comprensione e generazione dell’italiano interagendo con utenti italiani e ricevendo feedback”.
Le nuove funzionalità dell’AI
Google ha annunciato anche una serie di nuove funzionalità di Google Bard:
- La possibilità di ascoltare le risposte. Oltre a scrivere la risposta, l’intelligenza artificiale sarà anche in grado di leggerla ad alta voce, attraverso l’icona di un altoparlante. La nuova funzionalità è disponibile sin da subito in tutte le 40 lingue.
- Cinque toni di risposta. L’utente potrà scegliere tra cinque diversi toni di risposta dell’AI: semplice, lunga, corta, professionale o informale. Al momento la funzione è già disponibile in inglese e presto verrà ampliata anche alle altre lingue.
- La possibilità di fissare le conversazioni, in modo da renderle più facilmente raggiungibili. La funzionalità è disponibile da subito in tutte le lingue.
- La possibilità di inserire le immagini nel prompt. Ciò è stato possibile grazie all’integrazione di Bard con Google Lens. Al momento la funzione è disponibile sono nella versione inglese, ma sarà presto integrata anche nelle altre lingue.
- Condivisione più rapida delle risposte.
- La possibilità di esportare linee di codice Python in Replit.