L’intelligenza artificiale contro le scie chimiche

Google e Bill Gates contro le scie di condensazione

Si tratta di una delle teorie complottistiche più famose e chiacchierate nel web. Eppure, non stiamo parlando di qualche strano complotto, ma di personaggi del calibro di Google e Bill Gates, che hanno deciso di unire le forze per contrastare le scie chimiche con l’intelligenza artificiale.

Cosa sono le scie chimiche o scie di condensazione?

Le scie chimiche sono una delle teorie preferite dei complottisti di tutto il mondo. Ora lo saranno ancora di più, dato che Google e Bill Gates hanno deciso di trovare un modo per eliminarle o ridurle.

Scie di condensazione

Tuttavia, bisogna fare molta attenzione, perché questo non vuol dire che i big dell’hi-tech stanno avvalorando tali teorie. Dobbiamo, infatti, fare una distinzione tra quelle che sono le scie chimiche descritte nei complotti e quella che è la verità delle scie di condensazione.

Le scie di condensazione sono quella sottile linea bianca che spesso vediamo in cielo, lasciata dal passaggio di un aeroplano.

Le scie si creano quando gli aeri volano attraverso uno strato d’umidità. La loro formazione è analoga a quella delle nuvole. Esse, infatti, si formano dal vapore acqueo e possono rimanere in cielo anche per delle ore, esattamente come le nuvole.

Le scie chimiche e il riscaldamento globale

Sebbene la spiegazione scientifica sia molto diversa da quella delle teorie complottiste, le scie di condensazione possono realmente influenzare il clima e peggiorare il riscaldamento globale.

Da un lato svolgono una funzione benefica, riflettendo la luce solare e rispedendola nello spazio. Dall’altro, esse intrappolano una grande quantità di calore, amplificando l’effetto serra e aumentando, quindi, il riscaldamento.

Non sono i piloti o le compagnie aeree a creare volontariamente le scie chimiche. Esse si creano naturalmente, ma si ritiene che siano responsabili di circa il 35% dell’impatto che il settore dell’aviazione esercita sul fenomeno del riscaldamento globale.

Il modello dell’intelligenza artificiale contro le scie di condensazione

Detto ciò Google si è impegnata per trovare una soluzione che possa ridurre il problema e ha firmato un accordo con Breakthrough Energy, l’associazione di Bill Gates che vuole utilizzare l’intelligenza artificiale per ridurre il riscaldamento globale. A loro si aggiunge la compagnia aerea americana American Airlines.

Scie chimiche e intelligenza artificiale

Insieme vogliono utilizzare l’intelligenza artificiale per raccogliere immagini satellitari, dati meteorologici e rotte aeree, in modo da sviluppare delle nuove mappe che i piloti possono utilizzare per evitare le zone umide.

I test

L’American Airlines ha, quindi, testato le mappe e le nuove rotte create dall’intelligenza artificiale. Nel corso di 6 mesi sono stati effettuati 70 voli, tenendo conto dei dati raccolti dall’AI di Google, evitando le altitudini dove c’erano zone d’umidità, evitando, così, anche la formazione delle scie chimiche.

I voli che hanno utilizzato le rotte create dall’intelligenza artificiale hanno ridotto del 54% la formazione delle scie di condensazione, rispetto ai voli che hanno seguito le rotte normali.

Scie chimiche, riscaldamento globale e carburante

Come abbiamo detto precedentemente le scie chimiche sono responsabili del 35% dell’impatto dell’aviazione sul riscaldamento globale. Il resto è colpa del carburante.

Scie chimiche e intelligenza artificiale

Anche questo dato è da considerare nel momento in cui l’intelligenza artificiale crea le nuove rotte. Gli aerei che hanno seguito le nuove rotte, cercando di evitare la formazione delle scie di condensazione, hanno consumato solamente il 2% in più di carburante.

Un dato reso ancor più confortante se si pensa che questi erano solamente dei voli di prova. Si stima che l’impatto totale delle rotte dell’AI sul carburante degli aerei potrebbe essere solamente del 0,3% in più.

Non sono state fornite informazioni di come potrebbe fare l’intelligenza artificiale a fare delle vere e proprie previsioni meteorologiche su larga scala sulle zone d’umidità. Essa dovrà raccogliere una grandissima quantità di dati per fare delle previsioni abbastanza precise da evitare la formazione delle scie chimiche. Se il progetto dovesse funzionare potrebbe rappresentare un grande passo avanti alla lotta al riscaldamento globale.

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