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Quanto manca alla fine del mondo? Secondo il Doomsday Clock mancano solamente 90 secondi alla mezzanotte. Non siamo mai stati così vicini alla fine alla fine del mondo come lo siamo nel periodo storico in qui stiamo vivendo. Le motivazioni sono diverse: guerre, inquinamento e non solo.
Che cos’è il Doosmday Clock
Il Doosmday Clock (l’orologio dell’apocalisse) è un’iniziativa partita nel 1947 e ideata da un gruppo di scienziati. L’idea è quella di utilizzare un orologio simbolico che segna il tempo che manca alla fine del mondo. La mezzanotte rappresenta l’ora X, l’apocalisse.
Ogni anno le lancette vengono regolate tenendo conto di quanto è successo e di quanto sta succedendo nel mondo. I fattori che influenzano le decisioni degli scienziati sono diversi. Si va dall’inquinamento alle guerre, dalle malattie ai cambiamenti climatici.
Quando il primo Doosmday Clock fu settato, nel 1947, a sette minuti dalla mezzanotte, quest’ultima era rappresentata da un unico grande pericolo: la guerra atomica.
Ci sono stati diversi anni in cui le lancette non sono state spostate, lasciando il tempo invariato rispetto all’anno precedente. In tutto le lancette sono state spostate 23 volte.
La massima lontananza dalla mezzanotte l’abbiamo avuta tra il 1991 e il 1995, quando le lancette erano a 17 minuti dalla mezzanotte. Nel 2020 le lancette sono state spostate ad appena 100 secondi dalla mezzanotte e così sono rimaste per tre anni consecutivi, fino al 2023, quando le lancette sono state spostate a 90 secondi alla mezzanotte.
90 secondi alla mezzanotte: mai così vicini alla fine del mondo
Nel corso dello scorso anno (2023) le lancette del Doomsday Clock sono state nuovamente spostate, dopo tre anni in cui erano rimaste ferme a 100 secondi alla mezzanotte.
Quando nel 2020 le lancette erano state spostate ad appena 100 secondi alla mezzanotte la situazione risultava essere già drammatica. Tuttavia, si pensava e si sperava di non doverle avvicinare ulteriormente. Invece, abbiamo toccato un ulteriore record e al momento le lancette sono posizionate ad appena 90 secondi alla mezzanotte.
“Stiamo vivendo in un periodo pericoloso senza precedenti e il tempo dell’orologio dell’apocalisse rispecchia questa realtà. Novanta secondi è il valore più vicino alla mezzanotte che sia mai stato stabilito ed è una disposizione che i nostri esperti non prendono alla leggera.
Il governo degli Stati Uniti, gli alleati della Nato e l’Ucraina hanno una moltitudine di possibilità per dialogare. Sollecitiamo i capi a fare di tutto per riportare indietro l’orologio”, spiega Rachel Bronson, Presidente del Bulletin of Atomic Scientists.
Doomsday Clock: colpa della guerra in Ucraina…
Uno dei problemi principali dei nostri tempi, secondo gli scienziati del Doosmday Clock è proprio la guerra in Ucraina.
Questo conflitto, violentissimo, infatti, risveglia vecchie paure, in particolar modo quella del nucleare. Tuttavia, il rischio nucleare non è l’unico problema. Moltissimi paesi europei dipendevano dal gas russo e dopo l’inizio del conflitto sono dovuti andare a cercare del combustibile fossile in altri paesi. Questo fenomeno ha bloccato i progressi fatti, invece, nella ricerca di fonti di energia pulite e rinnovabili, peggiorando ulteriormente i cambiamenti climatici.
… e non solo
Il conflitto russo-ucraino non è l’unica minaccia alla Terra e alla civiltà umana. Un altro degli elementi che ha influito notevolmente sulle decisioni degli scienziati è costituito dalle epidemie.
E non stiamo parlando solamente della pandemia da Covid-19, la quale era già stata la causa principale dello spostamento delle lancette del Doomsday Clock nel 2020. Ma anche di una serie di ulteriori epidemie (non divenute, fortunatamente, pandemie) che stanno interessando diverse parti del mondo.
Secondo il report annuale redatto dagli scienziati del Bullet of Atomic Scientists, infatti, il numero dei focolai di malattie infettive nel mondo sono aumentati esponenzialmente dal 1980 ad oggi.