Parliamo spesso di Intelligenza Artificiale (e non siamo i soli). Ormai è un argomento che interessa molto anche chi non è appassionato di tecnologia e mondo digitale. Per questo abbiamo deciso di parlarvi delle varie sfaccettature delle IA: oggi vedremo quindi le 3 categorie principali, fondamentali per comprendere la portata degli strumenti di Intelligenza Artificiale e il loro potenziale. Scopriamo insieme ANI, AGI e ASI.
L’Intelligenza Artificiale in senso stretto (ANI)
In questo articolo vedremo insieme quelle che sono le tre categorie principali dell’Intelligenza Artificiale e scopriremo in cosa sono diverse e a chi possono essere utili in base alle richieste dell’utente.
Partiamo subito col dire che l’Intelligenza Artificiale in senso stretto è denominata ANI, ovvero Artificial Narrow Intelligence. Si tratta del tipo di IA più comune e più utilizzato all’interno della nostra vita quotidiana.
Si riferisce a tutti quei sistemi di Intelligenza Artificiale specializzati in compiti specifici e limitati, progettati per eseguire attività specifica in modo efficiente e accurato. Attenzione però che questo tipo di sistema ha una portata limitata al proprio dominio di competenza.
Un esempio sono gli algoritmi di ricerca di Google che restituiscono risultati pertinenti alle query degli utenti. Anche i chatbot che forniscono assistenza clienti o i sistemi di guida automatica delle auto più moderne rientrano in questa categoria di Intelligenza Artificiale.
L’efficacia di ANI deriva dalla sua capacità di apprendimento da grandi quantità di dati specifici e dalla sua capacità di applicare tali conoscenze per la realizzazione di compiti precisi. Tuttavia, è un sistema limitato dalla sua mancanza di comprensione contestuale e dalla sua incapacità di generalizzare al di là delle attività per le quali è stato progettato.
AGI: L’Intelligenza Artificiale Generale
A differenza di ANI, AGI – Artificial General Intelligence – rappresenta il prossimo passo dell’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale perché mira a replicare l’intelligenza umana in modo completo e versatile.
Un sistema di Intelligenza Artificiale generale sarebbe in grado di affrontare una vasta gamma di compiti e problemi in modo autonomo e flessibile, esattamente come farebbe un essere umano posto in una situazione in cui deve attivare le proprie capacità di problem solving.
L’obiettivo dell’AGI è quello di sviluppare sistemi di IA che possano apprendere, ragionare e adattarsi in maniera simile agli esseri umani, superando così le limitazioni delle IA specializzate. Questo tipo di Intelligenza Artificiale potrebbe rivoluzionare molti settori, dall’assistenza sanitaria alla ricerca scientifica, dall’automazione industriale alla gestione delle risorse naturali.
Nonostante queste sue caratteristiche così interessanti, questo tipo di IA presenta alcune limitazioni (almeno per il momento). Infatti, si sta ancora lavorando molto sulla questione dell’acquisizione dei dati da parte dei sistemi di Intelligenza Artificiale. Questi sistemi si stanno sviluppando in fretta, ma non sono ancora in grado di comprendere le situazioni e le richieste come la mente umana, ma soprattutto non riescono a comprenderne i processi cognitivi.
Questo pone anche alcune sfide tecniche ed etiche sul cammino dei ricercatori in campo tecnologico, in quanto le IA non sono ancora in grado di risolvere problemi complessi legati all’etica e alla sicurezza.
Oltre ANI c’è ASI
Oltre ANI – ma anche oltre AGI – c’è ASI, ovvero l’Intelligenza Artificiale Superintelligente che rappresenta il vertice dell’evoluzione dell’IA.
ASI si riferisce a sistemi di IA che superano l’intelligenza umana in modo significativo in tutti i suoi aspetti. Per intenderci, un sistema di Intelligenza Artificiale super intelligente sarebbe in grado non soltanto di superare le capacità umane da un punto di vista intellettuale ma potrebbe superare l’uomo anche nella creazione di ulteriori intelligenze ancora più avanzate.
L’ASI presenta quindi scenari tanto promettenti quanto inquietanti. Da un lato, potrebbe portare a scoperte scientifiche rivoluzionarie, ma anche a soluzioni per problemi globali come la povertà e il cambiamento climatico. Non solo: potrebbe persino prevedere l’estensione della vita umana.
Dall’altro lato, l’ASI potrebbe rappresentare una minaccia esistenziale se non adeguatamente controllato, con il potenziale di soppiantare l’umanità o di causare danni irreversibili. È qui che molti rimangono scettici sull’utilizzo di questi strumenti: la paura che l’Intelligenza Artificiale possa mettere da parte l’intelletto umano porta molti di noi a credere che sia meglio non svilupparla.
Applicazioni e Settori Lavorativi
Per concludere il nostro articolo sulle tre forme di Intelligenza Artificiale abbiamo pensato di rilasciarvi una lista di applicazioni e settori lavorativi all’interno delle quali ognuna delle tre può essere applicata.
Partendo da ANI, come abbiamo anche già un po’ visto sopra, possiamo dire che è un sistema ampiamente utilizzato in settori come il marketing digitale, il commercio elettronico, l’assistenza sanitaria, la finanza e l’automazione industriale.
Gli algoritmi di apprendimento automatico e di Intelligenza Artificiale vengono utilizzati per ottimizzare processi, personalizzare esperienze utente e migliorare l’efficienza operativa.
L’AGI invece è ancora in fase di sviluppo e ricerca. Le sue potenziali applicazioni sono virtualmente illimitate. Potrebbe rivoluzionare settori come la ricerca scientifica, la progettazione di nuove tecnologie, l’assistenza sanitaria personalizzata, l’educazione personalizzata e molto altro ancora.
Allo stesso modo, ASI, se mai verrà sviluppato, potrebbe avere risvolti di una vera e propria trasformazione su scala globale e accelerare il progresso scientifico e tecnologico, migliorando la qualità della vita umana, anche se molti non ne sono realmente convinti.