Lost Records: Bloom and Rage. Dagli sviluppatori di Life is Strange è in arrivo un nuovo videogioco con un arco narrativo tutto nuovo e con quattro amiche come protagoniste. Swann, Nora, Autumn e Kat si incontrano nuovamente dopo essersi perse di vista per 27 anni, per loro il 1995 fu un periodo magico e il loro legame sembrava indissolubile. Il destino è complice della loro riunione, unite da un segreto del quale avevano promesso di non parlare mai più. Vediamo insieme di cosa parla questo gioco, le sue caratteristiche e tutto quello che sappiamo, curiosità incluse.
Lost Records: cosa sappiamo di questo gioco
Don’t Nod sta per sfornare una nuova chicca per gli amanti della saga di Life is Strange. Il gioco è stato presentato ai Game Awards alla fine dell’anno scorso, abbiamo potuto vedere il trailer che, personalmente, mi ha incuriosita molto. Quattro amiche che si divertono in un bosco la notte, ad un certo punto accade qualcosa, si vede una costruzione che va a fuoco e una delle ragazze che tenta di aprire la porta. Poi si vedono le quattro ragazze che guardano qualcosa in una specie di fosso colorato da strane luci viola…sarà caduto un meteorite?
“Le dinamiche di gruppo sono uno dei temi principali del gioco” affermano gli sviluppatori. Sicuramente questo è uno dei giochi più attesi del 2024, si pensa che potrebbe essere disponibile per fine anno. Poi continuano raccontando delle quattro amiche e che per loro il 1995 fu “un’estate di scoperta di sé e di creazione di legami indissolubili”.
Qualsiasi cosa sia successa quell’estate è stata sufficiente a far promettere alle quattro ragazze di non parlarne mai più.
La base per nuove storie
Però dopo 27 anni senza contatti, le quattro amiche si ritrovano con tante domande in sospeso. il direttore creativo Michel Koch spiega che questo sarà un nuovo universo narrativo che porrà le basi per le proprie storie future. Poi continua: “Con Bloom & Rage, il nostro primo gioco, poniamo le fondamenta per un universo narrativo potenzialmente più ampio. Stiamo plasmando personaggi e storie con cura, non solo per questo titolo, ma anche con l’occhio rivolto al futuro. Immaginiamo di poter raccontare nuove avventure con gli stessi personaggi, o esplorare storie differenti ambientate nello stesso mondo di gioco.
Bloom & Rage sarà un’esperienza completa, con un ritmo narrativo ben definito e una storia avvincente che giungerà a compimento. Tuttavia, in collaborazione con Jean-Luc Cano, sceneggiatore del gioco, stiamo gettando le basi per possibili sviluppi futuri. La mente brulica di idee e possibili direzioni da intraprendere, una sensazione che ci riempie di entusiasmo e ci permette di esprimere la nostra creatività al massimo.”
Non si tratta di semplici bozzetti o vaghe speranze, ma di una visione concreta di un universo narrativo in espansione. Un mondo ricco di storie da raccontare e personaggi da approfondire, che ci auguriamo possa appassionare e coinvolgere i giocatori. Bloom & Rage rappresenta solo l’inizio di un viaggio emozionante. Un viaggio che ci condurrà alla scoperta di nuovi orizzonti narrativi, in un universo vibrante e pieno di sorprese.
Il nuovo universo narrativo
Sappiamo che è ricco di “realismo magico” a cui Don’t Nod non è estraneo. Abbiamo già visto nella saga di Life is Strange una vena di soprannaturale aggiunto a diverse questioni del mondo reale. Anche se non si sa ancora come si svilupperà la parte soprannaturale in Bloom & Range, Koch usa il termine “fantasia liminale” per descrivere il tipo di fantasia che stanno infondendo in Lost Records. “Si tratta di fondere realtà, sogni e la stranezza dell’ignoto”, afferma Koch. “C’è questa peculiare esperienza onirica e atmosferica che stiamo cercando di raggiungere e speriamo che mantenga i giocatori attirati nel mondo di Lost Records come in uno spazio liminale, affascinati e inquieti allo stesso tempo.”
I mitici anni ’90 in Lost Records
Sia Cano che Koch sono cresciuti negli anni ’90 e i loro mondi immaginari sono stati ispirati proprio da questo periodo. Il tempo a parte di 27 anni in Bloom & Rage è un cenno a It di Stephen King, ad esempio, con Koch che elenca altre influenze come The Twilight Zone, X-Files, Buffy the Vampire Slayer e Twin Peaks.
“Penso che sia questo il motivo per cui, come quando abbiamo realizzato Life is Strange 1 per la prima volta, Jean-Luc e io crediamo fermamente che aggiungere uno strato di realismo magico, soprannaturale o fantasy a una storia sia il modo migliore per migliorare le emozioni, le emozioni umane, le reazioni e creare una svolta che aumenti la posta in gioco”, afferma Koch. “Ci permette come creatori di approfondire i nostri personaggi e immergere il pubblico in un mondo dove tutto è possibile.”