Sima è la nuova intelligenza artificiale di Google in grado di giocare a qualsiasi videogioco. Il modello impara a svolgere diversi compiti all’interno di alcuni videogiochi ed è poi in grado di ripeterli e simularli in una moltitudine di titoli diversi. Si tratta di qualità sorprendenti, che sebbene possano sembrare di poco conto ci dicono davvero molto sulle capacità dell’AI di apprendere abilità nuove.
Cos’è Sima
Sima è l’ultimo modello di intelligenza artificiale realizzato da DeepMind. La startup londinese acquisita da Google non è nuova in questo settore.
Sono almeno 10 anni che sta sviluppando tecniche per l’apprendimento di rinforzo, ovvero l’addestramento di un algoritmo in grado di giocare ai titoli classici.
Nel 2016 Deepmind aveva sviluppato AlphaGo, un programma di intelligenza artificiale addestrato per battere un campione mondiale del gioco da tavolo Go.
Sima (Scalable Instructable Multiworld Agent) utilizza i progressi raggiunti dall’intelligenza artificiale per portare avanti il progetto di Deepmind.
“Sima è più grande della somma delle sue parti. È in grado di sfruttare i concetti condivisi di un gioco, di apprendere abilità migliori e imparare a eseguire meglio le istruzioni”, spiega Frederic Besse, ingegnere di Deepmind.
La prova con Goat Simulator 3
Deepmind ha mostrato al mondo come funziona il suo modello di intelligenza artificiale, utilizzando Goat Simulator 3 un famoso titolo di Coffee Stain Studios disponibile su diverse piattaforme.
Goat Simulator è un videogioco surreale dove il videogiocatore è chiamato a guidare una capra attraverso rocambolesche avventure, che includono salti nel vuoto e voli con il jeetpack.
Questo è, in realtà, solamente uno dei tanti titoli con i quali l’intelligenza artificiale è stata addestrata. Possiamo, però, vedere sin da subito come il modello sia in grado di cimentarsi in un gioco per la prima volta e utilizzare nozioni apprese precedentemente con altri titoli.
Sima ci mostra come saranno le AI del futuro
Deepmind e Google entrano con questo nuovo modello di intelligenza artificiale nella corsa innescata come da tempo sull’AI generativa.
Quella che all’apparenza può sembrare solo un aiuto per i videogiocatori ci mostra, in realtà, come gli algoritmi siano in grado di compiere azioni diverse e ben più complesse della semplice generazione di contenuti, che siano essi testo, immagini o video.
Ben presto i modelli di AI potranno davvero prendere in mano un computer ed eseguire con essi azioni complesse.
Come si è addestrata l’intelligenza artificiale
Come dicevamo il modello si è addestrato su una serie di titoli diversi di videogiochi, tra i quali spiccano, oltre a Goat Simulator: No Man’s Sky, Teardown, Hydroneer e Satisfactory.
Inizialmente Deepmind ha collaborato con le diverse case produttrici di videogiochi per poter acquisire i dati raccolti dai mouse e dalle tastiere dei videogiocatori umani impegnati nello svolgimento dei diversi titoli.
L’azienda ha poi aggiunto le informazioni riguardanti ogni diverso click o movimento del mouse e della tastiera, associandoli ad azioni precise.
Tutte le informazioni sono state inserite in quello che appare molto simile a un modello linguistico come ChatGPT o Gemini.
Apprese tutte le informazioni Sima ha provato essa stessa a giocare e il team di sviluppo ha così corretto gli errori e ha aiutato il modello a migliorarsi ulteriormente.
Sima è in grado di compiere oltre 600 azioni
Ad addestramento completato Sima è in grado di compiere più di 600 azioni, tra le più svariate e riesce a riprodurle su titoli diversi da quelli utilizzarti per addestrarsi.
Nell’addestramento non sono, inoltre, stati utilizzati giochi violenti, per attenersi alle linee guida etiche che i modelli di intelligenza artificiale devono rispettare.
Le azioni sono le più svariate e vanno dal “gira a sinistra”, ad “abbatti un albero” o “scavalca un cancello”.