Lo scorso anno abbiamo parlato di Bing e Bard come i rivali di Chat GPT. La questione dell’Intelligenza Artificiale era ancora agli inizi per l’utente medio e in quella sede vedemmo come fossero facili da utilizzare. Ma è davvero così? Oggi rivediamo insieme cos’è Bing e come può aiutarci a creare immagini da zero guardando passo per passo il processo evolutivo del software e come utilizzarlo al meglio.
Cos’è Bing?
Built-IN Generator (per gli amici Bing) è una piattaforma di Intelligenza Artificiale sviluppata da Microsoft. Con questo software puoi sfruttare gli algoritmi di machine Learning e le reti neurali per andare a generare delle immagini davvero realistiche e creative.
Se vuoi approfondire com’è nato questo software e quali sono state le caratteristiche che lo hanno reso uno tra i più utilizzati per aiutare gli artisti, i designer e gli sviluppatori nella creazione di contenuti visivi, leggi il nostro articolo dello scorso anno qui.
L’evoluzione del software
Prima di vedere come si usa Bing vorremmo fare una piccola parentesi sulla sua storia che parte nel 2000 quando Microsoft inizia a lavorare in maniera costante e massiva sulle AI e sul machine Learning.
Gli algoritmi nel tempo sono cambiati di continuo. Ad oggi Bing è migliorato nelle sue capacità di generazione ed è uno strumento versatile ed efficiente (anche se ancora sbaglia qualcosa, tipo a scrivere gli slogan in modo corretto).
Utilizzarlo come vedremo è piuttosto semplice ed intuitivo. Quello che dovete ricordare è che si tratta di un software di Intelligenza Artificiale che ha bisogno di prompt molto specifici. Nei prossimi paragrafi vedremo una panoramica del processo di creazione.
Come si usa Bing?
Ed eccoci arrivati a vedere come si usa Bing (ma soprattutto a scoprire se è davvero così facile da usare come dicono). Come prima cosa dovete accedere alla piattaforma attraverso il portale Microsoft Azure, che offre una serie di servizi di intelligenza artificiale e cloud computing.
Successivamente avrete modo di scegliere il tipo di immagine. Una volta all’interno della piattaforma, infatti avrete la possibilità di selezionare che tipo di immagine generare, ovvero scegliere tra foto, illustrazione, ritratti, paesaggi, etc.
Un’altra cosa interessante è che gli utenti possono personalizzare le diverse impostazioni. Si può scegliere la risoluzione dell’immagine, lo stile artistico desiderato e altri parametri rilevanti per la generazione dell’immagine.
A questo punto, una volta che avrete impostato il tutto non vi resterà che andare a generare la vostra immagine rilasciando al tool un prompt molto descrittivo ed accurato. Gli algoritmi faranno il resto e vi daranno in poco tempo una serie di immagini tra cui scegliere.
Se l’immagine non è come la volevi…
Se Bing ti rilascia immagini che non sono esattamente come te le aspettavi puoi fare due cose. La prima è ripetere il processo utilizzando un prompt ancora più preciso.
La seconda è personalizzare una delle immagini rilasciate dal software. Una volta generata l’immagine, gli utenti hanno infatti la possibilità di raffinarla ulteriormente utilizzando strumenti di editing integrati nella piattaforma. Questo permette loro di apportare modifiche e aggiustamenti secondo le proprie esigenze creative.
Detto questo possiamo affermare che Bing è uno strumento facile da usare, ma per usarlo come si deve e ottenere i risultati desiderati si deve fare molta pratica sia nella descrizione del prompt sia nella fase di editing immagine.
Se pensi di non riuscire ad utilizzarlo come si deve nonostante la pratica, ti consigliamo di utilizzare la documentazione le risorse gratuite rilasciate da Microsoft per supportare gli utenti nell’utilizzo e nella familiarizzazione dello strumento per sfruttarlo al pieno delle sue possibilità.