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Meta AI: l’intelligenza artificiale sui social

Llama 3, il modello di AI open source più potente

Meta AI

Meta ha lanciato Llama 3, il modello di intelligenza artificiale open source più potente in circolazione. Llama 3 è alla base di Meta AI, un assistente virtuale pensato per l’ecosistema di Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Llama 3: il modello di AI open source più potente esistente

Un paio di settimane fa Mark Zuckerberg, creatore di Facebook e CEO di Meta, ha lanciato ufficialmente l’ultimo modello di intelligenza artificiale della società: Llama 3.

Meta AI
Llama 3

Llama 3 è stato presentato come il modello di intelligenza artificiale open source più potente in circolazione. Non molto dopo il lancio dell’intelligenza artificiale alla base di Meta AI, l’azienda ha dichiarato di essere già al lavoro sul modello successivo. L’erede di Llama 3 potrebbe addirittura superare gli attuale modelli closed source attualmente in circolazione, come ChatGPT 4 e Gemini.

Sono state presentate due diverse versioni di Llama 3: una con 8 miliardi di parametri e un’altra con 70 miliardi di parametri.

Tuttavia, l’azienda ha anche aggiunto di essere al lavoro su modelli ancora più grandi dei due presentati. Il modello più grande avrà 400 miliardi di parametri. Meta ha detto che quest’ultimo modello è in fase di addestramento e che potrebbe uscire nei prossimi mesi.

Meta AI: l’intelligenza artificiale di Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp

Il modello di intelligenza artificiale di Llama 3 è alla base dell’assistente virtuale Meta AI, pensato per tutte le piattaforme della compagnia di proprietà di Mark Zuckerberg: Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp.

Meta AI
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Secondo Zuckerberg, in futuro Meta AI rivoluzionerà il modo in cui gli utenti interagiscono sui social. Per il momento Meta è stato integrato sulle varie piattaforme e appare come un’assistente che può rispondere ad alcune delle nostre domande.

Per iniziare una conversazione con l’assistente virtuale possiamo porre una domanda a Meta AI digitandola nella barra in cui adesso si fanno le ricerche. In alternativa, l’azienda ha pensato a un sito web dedicato (www.meta.ai) che possiamo utilizzare allo stesso modo di ChatGPT e Gemini. Sul sito web ci sarà una barra per le interazioni di testo e sarà possibile anche generare immagini.

Llama 3 disponibile a tutti e open source

Ma torniamo al modello di intelligenza artificiale lanciato da Facebook: Llama? Cosa ha di diverso dagli altri modelli, tra l’altro più potenti, in circolazione?

Meta AI
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La grande differenza sta nel fatto che è stato rilasciato come un modello open source. Secondo l’azienda i modelli open source sono destinati a progredire molto più velocemente rispetto ai modelli chiusi, come ChatGPT e Gemini. Questo perché abbiamo più persone che esaminano lo stesso codice e consentono ai progressi di svolgersi in maniera più veloce.

Al momento i due modelli lanciati da 8 e 70 miliardi di parametri sono stati rilasciati in modalità open, ma non è ancora chiaro se sarà lo stesso anche per il modello da 400 miliardi di parametri.

Meta punta molto su questa risorsa open source e Yann LeCun, di Meta AI spiega: “Secondo me, l’IA è come Internet. Ai suoi albori, i server web erano gestiti da software proprietari come Internet Information Services di Microsoft su macchine che giravano con sistemi operativi proprietari, ma poi sono arrivati Linux e i software open source che oggi fanno girare la stragrande maggioranza del web.

Lo stesso crediamo che accadrà per l’AI generativa e vogliamo fare la nostra parte per garantire che tutti abbiano accesso a una tecnologia di alto livello”.

Meta AI per la comunità di Facebook

Meta AI è stato pensato per essere integrato su tutti i prodotti dell’azienda: Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger. Anche se l’obiettivo finale di Zuckerberg è ancora molto lontano e, al momento, esso non è niente di più di un comune assistente virtuale al quale porre alcune domande in generale.

Tuttavia, Meta AI non arriverà a breve in Europa e, quindi, nemmeno in Italia. Gli annunci riguardano principalmente USA, Canada, Australia e alcuni paesi sparsi.

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