Le stime sulla crescita della popolazione mondiale sono cambiate. Fino a non molti anni fa si credeva che la famigerata soglia dei 10 miliardi l’avremmo raggiunta intorno agli anni ’50. Ad oggi una nuova stima assesta questa soglia intorno al 2080. Cosa è cambiato negli ultimi anni? Quali sono gli elementi che influenzano e hanno influenzato questo rallentamento nella crescita demografica mondiale? E cosa dicono le attuali previsioni a riguardo?
La crescita demografica mondiale dell’ultimo secolo
La popolazione mondiale è cresciuta esponenzialmente nell’ultimo secolo, a un ritmo e a una velocità incredibile.
L’unico momento in cui la crescita demografica ha avuto una battuta d’arresto è stato nel quattordicesimo secolo, durante la peste nera. Da quel momento in poi la popolazione mondiale non ha fatto altro che aumentare.
Siamo entrati nel ‘900 in meno di un miliardo di persone. Abbiamo superato la soglia dei due miliardi nel 1927 e abbiamo chiuso il vecchio millennio con circa sei miliardi di persone.
Nel 2020 eravamo circa 7 miliardi e 800 milioni persone nel mondo. Abbiamo superato gli 8 miliardi il 15 novembre del 2022. Oggi siamo quasi 8 miliardi e 200 milioni di persone.
L’attuale popolazione mondiale
A metà del 2024 siamo circa 8,2 miliardi di persone nel mondo. Non abbiamo raggiunto il numero previsto un decennio fa per questa data. Le vecchie previsioni, infatti, ci vedevano oggi a circa 9 miliardi di persone.
La popolazione mondiale non è distribuita equamente nel pianeta. Molte zone hanno una forte crescita demografica, altre un rapido invecchiamento.
La metà della popolazione vive in soli sette paesi del mondo: Cina, India, Stati Uniti, Indonesia, Pakistan, Nigeria e Brasile. Attualmente lo stato con il maggior numero di abitanti è l’India, con 1 miliardo e 428 milioni di persone, che ha da poco superato la Cina (1,425 miliardi).
Molti paesi hanno già raggiunto il loro picco
Come dicevamo la popolazione mondiale non è distribuita equamente. Molti paesi nel mondo hanno già raggiunto il loro picco massimo e hanno iniziato la loro discesa. Sono 63 i paesi in questione, tra i quali anche l’Italia.
In questi paesi si prevede che la popolazione mondiale diminuirà del 14% nei prossimi trent’anni.
I paesi in via di sviluppo
Mentre nei paesi sviluppati e ad alto reddito si sta verificando un calo della popolazione, in quelli in via di sviluppo si sta verificando una rapida crescita.
I principali paesi interessati da questa crescita sono: Angola, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Niger e Somalia. In questi paesi è previsto un raddoppio della popolazione entro il 2054.
Nei paesi attualmente interessati da una rapida crescita demografica, quali India, Indonesia, Nigeria, Pakistan e Stati Uniti, è previsto il raggiungimento del picco intorno alla metà del secolo.
La crescita della popolazione mondiale nel primo secolo del nuovo millennio
Le stime attuali dicono che la popolazione mondiale crescerà di altri due miliardi di persone nei prossimi 60 anni, arrivando a raggiungere i 10,3 miliardi per il 2080.
Raggiunto questo picco dovrebbe scendere un po’ e assestarsi intorno ai 10,2 miliardi, per il 2100.
La popolazione maggiore sarà in Sud Africa, dove avremo 3,351 miliardi di persone, seguita dal Centro-Sud Asia, con 2,639 miliardi di persone. Subito dopo ci sarà il Sud Est asiatico, con 1,448 miliardi di persone. L’Europa e il Nord America avranno in totale 1,067 miliardi di persone, mentre il Nord Africa e l’Asia occidentale 987 milioni in totale. Rimangono l’America latina, con 613 milioni di persone, e l’Oceania, con 72 milioni.
Perché la crescita della popolazione mondiale è rallentata?
Ma quali sono i fattori che hanno influenzato questi cambiamenti nelle vecchie stime?
I cambiamenti sono continui e non sempre prevedibili. Anche le attuali stime sono solo previsioni e non è detto che si realizzeranno.
La fertilità globale è in rapido calo. Oggi in più della metà dei paesi il numero di figli medio per donne è inferiore a 2,1, il numero minimo affinché la popolazione non inizi a decrescere.
Allo stesso tempo la popolazione mondiale sta invecchiando rapidamente: entro il 2070 gli over 65 saranno di più dei minori di 18 anni.
“Il nostro ricco arazzo umano è forte solo quanto il suo filo più debole. Quando i dati e gli altri sistemi funzionano per coloro che sono ai margini, funzionano per tutti. È così che acceleriamo il progresso per tutti” – Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite.