Infection Free Zone: costruisci il tuo rifugio, riconquista la tua città. Prendi le redini di un gruppo di sopravvissuti e trasforma le rovine della tua città in una roccaforte impenetrabile. Scegli il tuo quartiere, riadatta gli edifici e crea un vero e proprio ecosistema urbano. Ma attenzione: quando il sole tramonta, le orde di infetti si scatenano. Sei pronto a difendere la tua nuova casa? In questo articolo vedremo meglio di che gioco si tratta e scopriremo anche qualche curiosità.
Infection Free Zone: un city builder da paura!
Hai mai sognato di fondare una città? Ora puoi! Scegli un punto qualsiasi sulla mappa e inizia a costruire. Sì, proprio così, semplice no? Scherzi a parte, prima di iniziare a martellare, dai un’occhiata in giro. Gli edifici esistenti possono essere una miniera d’oro (o di legna), soprattutto se sei a corto di idee per il tuo primo progetto. Ricorda: gli alberi sono i tuoi migliori amici, le case ti offrono materiali da costruzione e i ristoranti… beh, chi non ama un po’ di cibo gratis all’inizio di un’apocalisse?
Zoom out e parti all’avventura. Con la rotellina magica, scoprirai nuovi orizzonti e risorse preziose. Ma attenzione, esploratori! La mappa è vasta e la benzina è scarsa. Non vorrai mica ritrovarvi a piedi, in mezzo al nulla, con un’orda di non-morti alle calcagna? Pianifica attentamente i tuoi viaggi e non sottovalutare mai i pericoli della strada.
Ottimizza le tue operazioni. La funzione di coda multipla ti permette di assegnare più obiettivi a una singola squadra con un semplice gesto. Seleziona, tieni premuto Maiusc, clicca con il destro. Le tue unità passeranno automaticamente da un edificio all’altro, riducendo al minimo i tempi di inattività e massimizzando l’efficienza.
Data di rilascio e curiosità
Il gioco è stato rilasciato l’11 aprile 2024 su Steam, in arrivo a breve anche sullo store di Epic Games. Zombie: il nemico perfetto per ogni occasione. Che si tratti di un’apocalisse globale o di una semplice passeggiata al parco, questi morti viventi non perdono mai un’opportunità per rovinarti la giornata. Da Resident Evil a Project Zomboid, passando per tutti gli altri titoli che potremmo citare, gli zombi hanno dimostrato di essere più adattabili di un camaleonte. E se pensi che abbiamo già visto tutto, preparati a ricrederti: ogni anno spuntano nuovi giochi che riescono a sorprenderci con idee sempre più bizzarre e originali. A questo punto, ci chiediamo: ma gli zombi non si stancano mai di essere inseguiti?
La tua città, la tua apocalisse
Chi non ha mai fantasticato sull’apocalisse zombie? Infection Free Zone prende questo classico scenario e lo catapulta nella realtà, o quasi. Dimenticate ambientazioni generiche e mappe fittizie: qui potete scegliere qualsiasi angolo del globo come campo di battaglia. È come avere un Microsoft Flight Simulator, ma con gli zombie!
Immagina di giocare proprio nella tua città: le strade che percorri ogni giorno diventano zone pericolose, i negozi che frequenti si trasformano in rifugi precari. Ogni angolo, ogni edificio, è un potenziale nascondiglio o una trappola mortale. È un’esperienza che ti farà chiedere: “E se succedesse davvero?” Grazie a OpenStreetMap, il gioco genera mappe incredibilmente dettagliate, anche se non perfette al 100%. Ma chi se ne importa dei dettagli quando sei impegnato a barricare la tua casa o a cercare provviste in un supermercato abbandonato? L’immaginazione fa il resto!
Perché potrebbe piacerti Infection Free Zone
Ci sono tanti motivi per amare questo gioco. Personalizzazione infinita: scegli qualsiasi punto del mondo. Realismo (quasi) totale: mappe dettagliate e ambienti familiari. Giocabilità infinita: ogni partita è un’avventura diversa.
La mia prima partita è stata un tuffo nel caos. Ho scelto una posizione strategica, con le spalle all’oceano, e mi sono concentrata sulla costruzione di una base solida. Niente muri, niente torri: solo io, la mia gente e l’implacabile avanzare dell’apocalisse. Di giorno, la mia squadra lavorava senza sosta: raccoglieva risorse, costruiva edifici e cercava rifornimenti. Di notte, l’inferno si scatenava. Orde di infetti assaltavano la città, costringendomi a difendere ogni centimetro di terreno.
Gli scontri sono semplici ma efficaci. Le mie unità sparavano a raffica, decimando le orde. Ma se sottovalutavo la minaccia, gli infetti danneggiavano gli edifici, costringendomi a ripararli. E il peggio? A volte, gli infetti si nascondevano negli edifici durante il giorno, pronti a scattare all’imbrunire.
Un mondo dinamico ma imprevedibile
Il ciclo giorno-notte rende il gioco costantemente dinamico. Di giorno, potevo esplorare la città, cercando sopravvissuti e rifornimenti. Ma dovevo stare sempre all’erta, perché anche di giorno potevo imbattermi in pericoli imprevisti. E se il cielo era coperto, gli infetti potevano attaccare anche durante le ore diurne.
La grafica è un punto un po’ debole. Niente di spettacolare, ma sufficiente per immergersi nell’atmosfera apocalittica. Del resto, in un mondo generato proceduralmente, la perfezione grafica non è sempre possibile. E poi, diciamocelo, quando si sta lottando per la sopravvivenza, l’estetica passa in secondo piano.
I dettagli che fanno la differenza in Infection Free Zone
Chi non vorrebbe costruire una cucina nel proprio rifugio post-apocalittico e trovarsi di fronte a un piccolo camino scoppiettante, qualche barile arrugginito e una simpatica insegna di legno appesa alla porta? Sono proprio questi piccoli dettagli a trasformare un semplice edificio in un luogo con un’anima, un riflesso della vita che un tempo lo abitava. Immaginate di poter appendere i panni stesi, chiudere le finestre e scorgere qualche statuetta che si muove impercettibilmente all’interno… Un mondo così sarebbe un vero piacere da esplorare!
Questo tipo di personalizzazione si integrerebbe alla perfezione con le già ottime meccaniche di gioco. Pensate: per costruire un’antenna, verreste indirizzati verso l’università locale. Per trovare armi, la vostra meta sarebbe la stazione di polizia di quartiere. E per procurarvi cibo? Niente di meglio che fare un salto al supermercato sotto casa. È proprio questo legame con il mondo reale, grazie alle mappe Open Street Map, a rendere l’esperienza di gioco ancora più coinvolgente.
Ma non tutto è rose e fiori. Il sistema di movimento delle unità, ad esempio, necessita di qualche ritocco. È frustrante vedere i nostri sopravvissuti aggirare interi quartieri solo per entrare da un lato in un edificio, quando l’ingresso principale è lì, a pochi passi! E poi c’è il mistero degli zombi che attraversano alcuni muri e non altri. Un comportamento alquanto bizzarro che rompe un po’ l’immersione.
Un futuro promettente
Lo sviluppatore, Jutsu Games, ha già annunciato che molte funzionalità sono ancora in lavorazione, come l’elevazione della mappa, gli esplosivi e un sistema di leggi. Nonostante qualche intoppo iniziale, il potenziale di questo gioco è enorme. Sono sicuro che con qualche aggiustamento, diventerà un punto di riferimento per gli amanti del genere.
Questo gioco ha tutte le carte in regola per diventare un’esperienza indimenticabile. Ma per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale continuare a lavorare sulla profondità del mondo di gioco e sulla fluidità delle meccaniche.