Si è svolta dal 21 al 25 agosto 2024 l’annuale World Robot Conference di Pechino, in Cina. La fiera di quest’anno si è riempita di robot umanoidi, che sembrano aver ormai conquistato il mercato cinese, sull’onda di entusiasmo scatenato da Optimus di Tesla. Vediamo insieme cosa si è visto alla fiera di Pechino.
Optimus di Tesla
A dare il via all’era dei robot umanoidi è stata Tesla. L’azienda automobilistica di Elon Musk ha, infatti, lanciato un prototipo di robot umanoide che prende il nome di Optimus ed esso è piaciuto molto agli esperti del settore e, in particolar modo, al mercato cinese.
L’azienda presentò il primo prototipo di Optimus nel 2021 e molte aziende decisero di seguire le sue orme buttandosi nel nuoto mercato. Molte aziende ampliarono le loro competenze, spaziando dalle auto elettriche alla costruzione di robot umanoidi, imitando in tutto e per tutto il modello Tesla.
Una tra queste è stata la Kepler Exploration nata con l’obiettivo ben preciso di replicare Optimus di Tesla, ma cercando di contenere i costi.
Nei mesi scorsi Tesla era molto emozionata per la World Robot Conference di Pechino e non vedeva l’ora di mostrare l’ultimo prototipo di Optimus al grande pubblico. Tuttavia, nel corso della fiera, Optimus è rimasto chiuso in una teca. Il motivo non è ben chiaro, sebbene in molti abbiano speculato sostenendo che il robot di Tesla non è in grado di competere con gli altri competitor.
30 aziende e 60 robot umanoidi alla World Robot Conference
Questa fiera ha visto un boom di robot umanoidi con ben 30 aziende presenti e 60 robot dalle fattezze umane.
Le aziende si stanno preparando per quando ci sarà un’esplosione nel mercato di massa per questi prodotti. Secondo le aziende i robot umanoidi potranno essere impiegati in moltissime mansioni, da quelle domestiche a quelle della grande produzione e distribuzione. Tuttavia, gli analisti ritengono che ci vorranno ancora almeno 10 anni prima che ciò accada.
La Cina ha intenzione di dominare in questo mercato del futuro. Il governo cinese aveva, infatti, stanziato a inizio anno un fondo di 1,4 miliardi per la robotica, ampliandolo di ulteriori 1,4 miliardi, a giugno, per la sola robotica umanoide.
G1: il robot domestico
Tra i vari robot presenti alla fiera spicca G1, il robot umanoide tuttofare della Unitree Robotics. Si tratta di un modello economico (se si pensa ai prezzi del settore) che punta a sbarcare sui mercati di massa. G1, infatti, costa “appena” 16 mila euro ed è già attualmente in commercio.
G1 è alto 1,32 metri e pesa 35 chili ed è dotato di un Lidar 3D per esaminare l’ambiente circostante. Esso sa muoversi molto bene nell’ambiente ed è molto agile. Inoltre, ha una notevole mobilità della mano che lo rende perfetto per diversi tipi di lavori, soprattutto per quelli domestici.
La mano, infatti, può essere dotata di tre dita e dispone di 7 modalità di movimento della mano e 2 del polso.
Non solo umanoidi alla World Robot Conference di Pechino
La maggior parte dei robot presentati alla fiera sono dei fogli bianchi, ovvero non hanno una funzione specifica attribuita ma possono essere modificati e plasmati a seconda delle esigenze.
Ma non si sono visti solo robot umanoidi alla World Robot Conference di Pechino. Molte altre macchine hanno fatto il loro debutto in questa occasione.
Diversi sono pensati per il benessere della persona e per il settore medico, tra cui dei macchinari per la chirurgia di precisione.
Moltissimi sono stati anche i modelli a quattro zampe, i cosiddetti cani robot, che sono anche tra i modelli attualmente più diffusi per le loro incredibili capacità di movimento ed equilibrio.