Enkey Magazine
Sito di informazione tecnologica

Vaccino Antivaiolo delle Scimmie

Se seguite le notizie scientifiche saprete sicuramente che negli ultimi anni il Mpox, il vaccino antivaiolo delle scimmie, ha assunto un ruolo di primaria importanza nel panorama sanitario globale. La sua capacità di prevenire questa malattia infettiva, seppur meno grave del vaiolo, ha suscitato un crescente interesse sia tra gli esperti che nel pubblico. Ecco cosa è cambiato negli anni.

Passato Recente e Futuro Promettente per il Vaccino Antivaiolo delle scimmie

Il 2022 ha segnato una svolta significativa nella diffusione del vaiolo delle scimmie, con un aumento dei casi a livello mondiale. Questa imprevista epidemia ha spinto le autorità sanitarie a rivalutare l’importanza della vaccinazione.

Il vaccino antivaiolo di prima e seconda generazione, somministrato fino agli anni ’70, si è dimostrato parzialmente efficace anche contro il vaiolo delle scimmie, grazie alla somiglianza tra i due virus. Tuttavia, è stato con l’arrivo di un vaccino di terza generazione, come Imvanex (o Jynneos), che si è aperta una nuova era nella prevenzione di questa malattia.

vaccino antivaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie si presenta come in foto.

Oggi questa tipologia di vaccino aiuta realmente a non contrarre la malattia grazie alla produzione di anticorpi specifici. Vediamo quindi come funziona.

Come Funziona il Vaccino e Chi Ne Ha Diritto?

Il vaccino antivaiolo delle scimmie agisce stimolando il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici contro il virus. In questo modo, l’organismo è in grado di riconoscere e neutralizzare il patogeno in caso di contatto, prevenendo così lo sviluppo della malattia o attenuandone i sintomi.

La vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie è generalmente offerta gratuitamente alle categorie di soggetti a più alto rischio, come gli operatori sanitari, le persone con immunodeficienza e coloro che hanno avuto contatti stretti con casi confermati.

vaccino antivaiolo delle scimmie
Perché vaccinarsi contro il vaiolo delle scimmie? Lo scopri in questo articolo

A settembre di quest’anno (ovvero poche settimane fa), un’azienda danese ha realizzato una versione di Mpox ha diminuito le possibilità di contagio. Nonostante questo, la vaccinazione non è per tutti, ma è consigliata solo per alcuni gruppi a rischio e in base alle disponibilità delle dosi.

I Benefici del Vaccino Antivaiolo

Ma quindi perché vaccinarsi contro il vaiolo delle scimmie? I vantaggi della vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie sono molteplici, il primo è che si tratta di una somministrazione che ad oggi è altamente efficace nel prevenire l’infezione da virus Mpox.

Il secondo vantaggio risiede nella riduzione della gravità dei sintomi. Nei casi in cui la malattia si sviluppi nonostante la vaccinazione, i sintomi tendono ad essere meno gravi.

La vaccinazione di massa contribuisce poi a ridurre la circolazione del virus e a proteggere le persone più vulnerabili o immuno depresse, quindi di una scelta che aiuta anche l’altro oltre che noi stessi.

Sfide e Prospettive Future

Nonostante i progressi compiuti, rimangono ancora alcune sfide da affrontare in merito al vaccino antivaiolo. Come prima cosa c’è la produzione di vaccini, che deve essere incrementata per soddisfare la domanda globale.

Sono inoltre necessarie ulteriori ricerche per ottimizzare le strategie vaccinali e valutare l’efficacia a lungo termine. Non ultimo, è fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza della vaccinazione e promuovere la vaccinazione di routine per le categorie a rischio.

vaiolo delle scimmie
L’incidenza del vaiolo delle scimmie è in diminuzione, anche e soprattutto grazie al lavoro degli scienziati nel tempo.

Questo vaccino ad oggi è quindi uno strumento fondamentale per la prevenzione di una malattia infettiva piuttosto grave che però grazie alla ricerca scientifica e alle campagne vaccinali si sta notevolmente riducendo, in particolare in paesi come quelli dell’Unione Africana, dove l’incidenza si aggira ad oggi intorno ai 20.000 casi, di cui solo 3311 sono stati confermati e curati in modo da evitare vittime, che quest’anno in Africa sono state in totale 582.

Sperando che i casi a livello globale diminuiscano sempre di più, siamo certi che il lavoro degli scienziati in merito stia portando a notevoli risultati.