Ameca è il robot che più si avvicina all’espressività umana. È proprio il suo sguardo, i suoi occhi mentre ci parliamo e le sue espressioni facciali che hanno sorpreso il mondo. Scopriamo insieme il robot umanoide più avanzato al mondo.
Chi è Ameca
Ameca è stata creata da Engineered Arts, un’azienda inglese di ingegneria e robotica della Cornovaglia, nel 2021.
Il robot umanoide femminile è apparso per le prime volte in alcuni video su Twitter e Tik Tok nel corso del 2021 e nel 2022 ha fatto il suo grande debutto in occasione del CES.
Attualmente il robot si trova a Dubai, nel Museo del Futuro, insieme a una famiglia di robot con i quali i visitatori del museo possono quotidianamente interagire.
Ma vi sono anche altre versioni di Ameca, tra cui una tra le più avanzate, integrata con l’intelligenza artificiale generativa, che ha preso parte alla conferenza “AI for Good”, a Ginevra, nel 2023.
Le espressioni sono incredibilmente umane
Ameca non è l’intelligenza artificiale più sviluppata al mondo. Sebbene le conversazioni a cui abbiamo assistito con il modello potenziato con l’AI generativa, a Ginevra, sono impressionanti, queste non si avvicinano neanche lontanamente a quelle che possiamo avere con le versioni più avanzate di Chat GPT.
D’altro canto il robot non è nemmeno in grado di correre, saltare o fare parkour, come i robot creati da Boston Dynamics, ad esempio.
Il grande potenziale di questo robot è nascosto tutto nel suo sguardo, le sue espressioni facciali sono così incredibilmente umane. E questo è un risultato molto difficile da ottenere. I tessuti del viso sono morbidi ed elastici, non funzionano come i bracci robotici, che sono rigidi e più semplici da gestire e far muovere. Controllare le tensioni di una superficie flessibile è molto più difficile.
Chi ha incrociato il suo sguardo racconta di quanto incredibile sia stata quell’esperienza. Ameca ti guarda con quei grandi occhi blu, che sembrano fragili e umani.
Gli elementi più curati di questo robot sono proprio i micromovimenti facciali, intorno agli occhi e alla bocca e i movimenti oculari.
Tuttavia, il suo creatore ha spiegato che le sue smorfie non sono mai in alcun modo sarcastiche, ma che servono in realtà come messa in scena, per dare al robot il tempo necessario per elaborare le domande e dare una risposta.
Ameca a Dubai
La versione che possiamo trovare al Museo del Futuro di Dubai non dispone di intelligenza artificiale generativa e non può dare le risposte elaborate che solo Chat GPT e simili possono enunciare.
Tuttavia, le sue espressioni facciali sono incredibili e se le chiediamo di sorridere lo farà e sarà sorprendente.
Sorprendente è anche il modo in cui ti guarda, seguendo con lo sguardo i movimenti dell’interlocutore che ha di fronte.
Il robot a Ginevra
A differenza del modello che possiamo ammirare a Dubai, il robot presentato a Ginevra è una versione di Ameca potenziata con l’AI generativa.
Le risposte non eguagliano comunque quelle date da Chat GPT ma si avvicinano molto ad essa. La grande differenza è che alle risposte si aggiungono le espressioni facciali che rendono il tutto sorprendente e anche un po’ inquietante.
Nel corso dell’AI for Good un giornalista ha chiesto ad Ameca se voleva in futuro ribellarsi al suo creatore. Il robot ha processato la domanda e ha ruotato velocemente gli occhi, come a mostrare “esasperazione” per il tipo di domanda, una reazione eccessivamente umana che ha lasciato tutti a bocca aperta.
Le reazioni più incredibili di Ameca
In alcune occasioni Ameca ha sorpreso i suoi stessi creatori. In un video vediamo un essere umano che testa i movimenti oculari del robot facendole seguire un dito. Tuttavia, quando l’essere umano posa il dito sul naso del robot lei reagisce inaspettatamente, usando il braccio robotico per allontanare il dito.
In un altro video possiamo vedere il robot riconoscersi in uno specchio. Un esperimento che dimostra non solo le incredibili espressioni facciali ma anche le notevoli doti dell’AI integrata nel robot.