Desalinizzazione all’Elba: più acqua potabile per tutti!

La domanda di acqua potabile aumenta negli anni sempre di più. In particolare la percentuale di richiesta è in aumento in posti in cui c’è difficoltà a reperirla e produrla, come ad esempio le isole. La sfida è globale, ma in posti come l’Isola d’Elba c’è una richiesta ovviamente maggiore. Ecco che proprio qui, in questa oasi toscana in mezzo al mar Tirreno, in cui risiede una popolazione di circa 31.000 abitanti (in estate aumentano fino a quasi 3 milioni compresi i turisti), si è trovato il modo di affrontare il problema, con un progetto innovativo di desalinizzazione che potrebbe trasformare radicalmente la gestione delle risorse idriche dell’isola.

La Necessità di un Impianto di Desalinizzazione

L’Isola d’Elba ha storicamente fatto affidamento su fonti d’acqua dolce limitate, e la situazione è diventata sempre più critica a causa della scarsità di piogge e dell’invecchiamento delle infrastrutture esistenti.

La condotta sottomarina che trasporta acqua dalla Val di Cornia è ormai obsoleta e potrebbe fallire in qualsiasi momento. Secondo Umberto Mazzantini, responsabile nazionale isole minori di Legambiente, l’acqua dolce sull’isola è insufficiente per soddisfare le esigenze sia dei residenti che dei turisti.

Un’immagine di repertorio dell’impianto di desalinizzazione dell’acqua elbano

Per questo motivo, il nuovo impianto di desalinizzazione, progettato da Culligan, si propone come una soluzione fondamentale. Con una capacità di produzione di 2,5 milioni di metri cubi di acqua potabile all’anno e un servizio continuo di 80 litri al secondo, l’impianto garantirà un approvvigionamento idrico costante durante tutto l’anno.

Tecnologia Avanzata: Osmosi Inversa

La tecnologia utilizzata per la desalinizzazione dell’acqua marina è l’osmosi inversa, un metodo considerato tra i più efficienti per convertire acqua salata in acqua potabile. Questo sistema permette di ridurre la salinità dell’acqua da circa 37.000 ppm a livelli comparabili a quelli dell’acqua oligominerale (circa 320 ppm) con un’efficienza di filtraggio superiore al 99%.

Ecco come utilizzare il mare per produrre acqua dolce, potabile.

Culligan ha sviluppato quattro linee di osmosi inversa appositamente per l’Isola d’Elba, utilizzando membrane avanzate che garantiscono una reiezione del sale del 99,89% e del boro del 93%. Questo non solo assicura la qualità dell’acqua potabile ma riduce anche il consumo energetico grazie all’uso di pompe a pistoni più efficienti rispetto alle tradizionali pompe centrifughe.

Impatti Economici e Ambientali della desalinizzazione

L’impianto di desalinizzazione non solo risponde a una necessità immediata ma ha anche significativi benefici economici per l’isola. Alessandro Mazzei, direttore generale dell’Autorità idrica toscana, ha sottolineato come il dissalatore sarà fondamentale per garantire una risorsa idrica costante anche durante i picchi estivi, quando la popolazione temporanea aumenta drasticamente. Inoltre, con la scarsità d’acqua nella Val di Cornia e la sua qualità discutibile, il dissalatore rappresenta una strategia cruciale per razionalizzare le risorse idriche.

Con l’aumento della domanda dell’acqua potabile a livello globale, progetti come quello dell’impianto elbano rappresentano una spinta ad utilizzare la scienza e nuove risorse per risolvere il problema

Dal punto di vista ambientale, l’impianto è progettato per avere un basso impatto ecologico. Le tecnologie moderne utilizzate non solo riducono il consumo energetico ma permettono anche un recupero dell’energia che contribuisce a rendere il processo più sostenibile. Questo approccio eco-compatibile è essenziale in un contesto dove la gestione delle risorse naturali deve essere sempre più responsabile.

Un Esempio da Replicare

Il progetto del dissalatore all’Isola d’Elba rappresenta un modello replicabile in altre località vulnerabili alla scarsità d’acqua.

Con paesi come gli Emirati Arabi Uniti che già investono in tecnologie simili, l’Europa sta iniziando a seguire questa tendenza della desalinizzazione con progetti in Spagna, Cipro e Malta. La capacità dell’impianto elbano di produrre acqua potabile da una risorsa abbondante come il mare offre quindi una soluzione concreta ai problemi idrici che affliggono molte isole e regioni costiere.

Un progetto che rappresenta dunque un passo significativo verso la sicurezza idrica nella regione. Con tecnologie avanzate come l’osmosi inversa e un approccio sostenibile alla gestione delle risorse naturali, l’impianto elbano non solo migliorerà la qualità della vita degli abitanti e dei turisti, ma potrebbe anche servire da esempio per altre comunità che affrontano sfide simili. Una soluzione chiave per garantire accesso all’acqua potabile in un mondo sempre più minacciato dalla scarsità d’acqua.

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