Il settore dell’automobile ormai da anni sta cercando una soluzione unica alla viabilità sostenibile. L’elettrico è sicuramente la soluzione al momento più economica, ma ancora non si è riusciti ad arrivare a creare mezzi di trasporto ad emissioni completamente zero (e non costino miliardi). Le auto ad idrogeno rappresentano una delle innovazioni più promettenti nel panorama della mobilità sostenibile. Questo tipo di veicolo utilizza celle a combustibile per convertire l’idrogeno in energia elettrica, producendo come unico scarto vapore acqueo. Con l’aumento delle preoccupazioni ambientali e la necessità di ridurre le emissioni di gas serra, queste vetture potrebbero essere la soluzione e per questo stanno guadagnando attenzione sia da parte dei produttori che dei consumatori.
Tecnologie e Sviluppi Recenti delle auto ad idrogeno
Come abbiamo detto il settore della mobilità, in particolare quello dell’automobile, si sta muovendo verso la creazione di mezzi sempre più eco sostenibili. Ecco che molte case automobilistiche stanno investendo molto nel creare auto ad idrogeno che sfruttano le nuove tecnologie per trasportare ad emissioni zero.
Toyota, ad esempio, ha lanciato la sua nuova Mirai, un’auto a idrogeno che può percorrere fino a 650 km con un pieno e si rifornisce in meno di cinque minuti. Allo stesso modo, Hyundai e Kia hanno presentato un motore a idrogeno innovativo, promettendo una riduzione delle emissioni di CO2 del 99% e del 90% di particolato fine.
Questi sviluppi sono supportati da ricerche accademiche, come quelle condotte dall’Università di Pavia, che mirano a migliorare l’efficienza e la durata delle celle a combustibile. Ma quali sono i vantaggi di scegliere l’idrogeno per muoversi, oltre al fatto che permette un trasporto più sostenibile. Vediamo quali sono nei prossimi paragrafi.
Vantaggi dell’Idrogeno
Oltre al fatto che scegliere un auto ad idrogeno significa scegliere un veicolo alimentato a combustibile fossile che evita la dispersione di gas serra, il vantaggio di scegliere una vettura di questo tipo sta nell’avere a disposizione un mezzo che si ricarica in pochissimo tempo.
Il tempo necessario per rifornire un’auto di questo tipo infatti è simile a quello di un veicolo a benzina, il che rende questa tecnologia praticabile per l’uso quotidiano, ancora di più di quanto non lo siano le automobili elettriche.
Al di là di questo, questi mezzi ad idrogeno hanno un’autonomia elevata: possono percorrere distanze significative senza necessità di ricarica frequente, cosa che permette di fare anche per viaggi lunghi rispetto a quelli che possono svolgere le auto elettriche.
Sfide da Affrontare nel panorama delle auto ad idrogeno
Purtroppo non ci sono soltanto benefici nello scegliere l’idrogeno come fonte di energia per il movimento. Le sfide che il settore deve affrontare sono ancora molte.
La prima è sicuramente la mancanza di infrastrutture per il rifornimento di auto ad idrogeno. Attualmente, le stazioni di rifornimento sono limitate e concentrate principalmente in alcune aree geografiche, il che rappresenta un problema enorme nel promuovere la vendita di questi mezzi. Inoltre, il costo della produzione dell’idrogeno deve essere ridotto affinché questa tecnologia diventi economicamente sostenibile.
Di questo avevamo parlato anche quando abbiamo analizzato l’utilizzo dell’idrogeno per gli impianti fotovoltaici (se ti sei perso l’articolo, ti lasciamo qui il link). In quel caso, abbiamo visto come l’interazione tra le tecnologie dell’idrogeno e i sistemi fotovoltaici fossero di rilevante interesse per generare elettricità non soltanto attraverso la raccolta dell’energia solare, ma anche per elettrolizzare l’acqua e produrre idrogeno. Questo processo offre un modo per immagazzinare energia rinnovabile in forma chimica, rendendola disponibile anche quando il sole non splende.
Considerazioni Economiche
Un altro ostacolo da superare sono i costi per l’utente. Le auto ad idrogeno, purtroppo, sono ancora molto costose come del resto lo sono anche gli impianti fotovoltaici che utilizzano idrogeno.
Le tecnologie, in entrambi i casi, devono essere ottimizzate per ridurre i costi di produzione dell’idrogeno e migliorare l’efficienza complessiva del sistema. Solo così si potrà sfruttare al massimo questo elemento per creare un sistema energetico più sostenibile e resiliente.
Quello che ci interessa sapere oggi è che ll futuro della mobilità potrebbe quindi essere non solo elettrico ma anche “idrogenato”, aprendo nuove strade verso un mondo senza emissioni.