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Abbiamo scoperto sul web che esistono delle comunità che pensano all’ambiente cercando di limitare i danni dell’immondizia non riciclabile e non solo. Oltre a questo sembra che il settore della gestione dei rifiuti si stia sviluppando in maniera esponenziale, anche grazie all’introduzione sul mercato di cassonetti smart, che migliorano l’efficienza della raccolta rifiuti. Vediamo come si sta muovendo il mondo, a favore dell’ambiente.
Cassonetti Smart: Un Nuovo Paradigma
Partiamo col descrivere i protagonisti del nostro articolo di oggi. I cassonetti smart sono contenitori per rifiuti dotati di tecnologie avanzate che consentono il monitoraggio in tempo reale del livello di riempimento e la comunicazione con i servizi di raccolta.
Dispositivi intelligenti che utilizzano sensori e sistemi di connettività per ottimizzare le operazioni di raccolta, riducendo i costi e migliorando la sostenibilità ambientale. Strumenti utili a prevenire l’effetto serra – o sarebbe meglio dire limitarlo – che registrano il peso dei rifiuti e riportano tutto su un sistema cloud.
Nei prossimi paragrafi vedremo quelle che sono le aziende leader del settore, che si stanno letteralmente distinguendo proprio nella produzione di questi cassonetti intelligenti.
Aziende Smart che guardano all’ambiente
Di aziende che progettano e producono cassonetti smart ci sono già diverse e sono sparse in tutto il mondo. La prima di cui ci piacerebbe parlare è un’azienda italiana, che ha sviluppato il suo Smart Bin.
Smart Bin è un cassonetto innovativo progettato per il riciclo di pannolini e prodotti assorbenti. Utilizza una tecnologia proprietaria che consente l’apertura automatica del contenitore quando l’utente si avvicina, registrando su un sistema cloud il peso dei rifiuti per famiglia. Un approccio che rivoluziona la raccolta e offre incentivi ai cittadini attraverso degli sconti basati sui rifiuti riciclati.
Anche il Gruppo Hera sta lavorando alacremente nel creare strumenti di raccolta intelligenti. In particolare è sicuramente da segnalare il loro progetto “Smarty” con il quale Hera ha creato cassonetti che riconoscono gli utenti tramite delle tessere membro o lo smartphone. Questo sistema non solo registra i conferimenti, ma comunica anche i dati alla base operativa per migliorare l’efficienza del servizio.
Adambì e Mattiussi Ecologia: cassonetti smart con tecnologia brevettata
Le ultime 2 aziende leader del settore smaltimento rifiuti di cui vi parliamo oggi sono Adambì e Mattiussi Ecologia. La prima, con la sua gamma di cassonetti intelligenti RM, ha introdotto un sistema di rilevazione dei rifiuti che utilizza tecnologia ottica brevettata. Questi cassonetti possono contare e classificare i rifiuti senza parti in movimento, garantendo una maggiore durata e affidabilità nel tempo.
Mattiussi Ecologia invece è un’azienda che propone soluzioni intelligenti per la raccolta differenziata, integrando serrature elettroniche e sistemi di monitoraggio per ottimizzare le operazioni di raccolta. La loro tecnologia consente una gestione più efficiente dei dati e delle performance.
I vantaggi dell’adottare questo tipo di cassonetto comporta ovviamente numerosi vantaggi. Come vedremo, ci sono benefici sia per le aziende che per gli utenti, tutto a protezione dell’ambiente in cui viviamo.
Vantaggi Ambientali ed Economici
Parlavamo dei vantaggi che comporta adottare i cassonetti smart. Come prima cosa, quella più ovvia, ovvero che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale, evitando che rifiuti riciclabili finiscano in discarica o inceneritori.
Di questo ci rilascia una stima Fater Group secondo cui il riciclo dei prodotti assorbenti potrebbe evitare emissioni equivalenti a quelle assorbite da oltre 18 milioni di alberi ogni anno. Inoltre, l’ottimizzazione delle rotte di raccolta porta a un significativo risparmio economico. Questo diventa possibile proprio grazie all’utilizzo di dispositivi di raccolta intelligente.
Ma c’è di più. Questi sistemi di raccolta sono inseriti nei progetti di Crowdsourcing. Se non ne avete mai sentito parlare è perché si tratta di un approccio innovativo, che coinvolge la comunità nella risoluzione di problemi e nella generazione di idee. Nel contesto della gestione dei rifiuti, questo metodo può essere utilizzato per raccogliere feedback dai cittadini riguardo ai servizi offerti o per promuovere iniziative ecologiche.
Esempi di Comunità di Crowdsourcing
Nel mondo, attualmente, ci sono alcuni contesti in cui si è già iniziato ad utilizzare questo approccio del Crowdsourcing con estremo successo proprio per quanto riguarda la raccolta rifiuti.
In Italia un esempio è la città di Bologna dove è stato avviato un progetto pilota che coinvolge i cittadini nella segnalazione dei problemi legati alla raccolta dei rifiuti attraverso un’app dedicata. Gli utenti possono segnalare cassonetti pieni o malfunzionamenti, contribuendo così a migliorare il servizio complessivo.
In America, a San Francisco, esistono piattaforme online dove i residenti possono segnalare problemi relativi alla raccolta dei rifiuti e controllare l’andamento dei loro rifiuti personali in base a ciò che gettano nei cassonetti smart posti in punti strategici dei loro quartieri. Questo sistema ha portato a una maggiore responsabilizzazione dei cittadini e a una gestione più efficiente delle risorse, nonché una minor dispersione di rifiuti in giro per la città.