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La sonda Parker è riuscita a portare a termine un’impresa mai compiuta prima, sopravvivendo a un sorvolo del Sole proprio alla vigilia di Natale. Questo evento storico porta l’esplorazione spaziale a un altro livello. Ripercorriamo insieme i passi della missione.
“Volare così vicino al Sole è stato un momento storico per l’umanità nello studio della nostra stella. Studiando il Sole così da vicino, possiamo comprendere meglio il suo impatto sull’intero sistema solare e cercare mondi abitali oltre il nostro pianeta” – Nicky Fox, capo del Science Mission Directorate della NASA.
Sei anni di preparazione per la sonda Parker
La sonda è stata lanciata nel 2018 con lo scopo di arrivare il più possibile vicino al Sole e studiarlo da vicino.
Ci sono voluti sei anni di preparazione per poter arrivare a questo momento storico. Nel corso di questi sei anni la sonda si è progressivamente avvicinata alla nostra stella, sfruttando la spinta gravitazionale del pianeta Venere, con sette sorvoli dello stesso.
L’ultimo sorvolo di Venere risale allo scorso 6 novembre 2024. Quest’ultimo sorvolo ha spinto la sonda nella sua attuale orbita attorno al Sole. Si tratta di un’orbita ovale che porta la sonda a una distanza minima dalla stella ogni tre mesi.
Si tratta di una distanza mai raggiunta prima ma ottimale, abbastanza vicina da poter studiare il Sole da vicino, ma non troppo vicino da rischiare danni tecnici irreparabili.
A due passi dal Sole
Il 24 dicembre 2024 la sonda Parker Solar Probe, della NASA, ha battuto ogni precedente record, avvicinandosi ad “appena” 6,1 milioni di chilometri dal Sole, circa 10 volte ad esso rispetto al pianeta Mercurio.
La sonda ha attraversato la corona superiore dell’atmosfera solare, a una velocità di 692.000 chilometri orari.
In quell’esatto momento Parker ha raggiunto due primari unici: ha battuto il suo stesso record precedente avvicinandosi al Sole come mai prima d’ora ed è diventata l’oggetto costruito dall’essere umano più veloce di sempre.
L’esito positivo della missione è arrivato sulla Terra solamente nel corso della serata del 26 dicembre.
Per riuscire ad attraversare la corona superiore del Sole, con temperature che vanno oltre i 1.300 gradi Celsius, la sonda è stata equipaggiata con uno scudo termico in schiuma di carbonio, in grado di salvaguardare gli strumenti scientifici.
“Parker Solar Probe ha sfidato uno degli ambienti più estremi nello spazio superando ogni aspettativa. Questa missione sta inaugurando una nuova era d’oro dell’esplorazione spaziale, avvicinandoci più che mai alla scoperta dei misteri più profondi e duraturi del Sole” – Nour Rawafi, scienziato del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory per Parker Solar Probe.
Le scoperte e i sorvoli futuri della sonda Parker
Quello avvenuto lo scorso 24 dicembre 2024 è solo il primo di una serie di sorvoli solari che la sonda effettuerà nel corso della sua missione.
Con questi primi avvicinamenti la sonda è riuscita già a fornire dati e informazioni molto importanti e interessanti agli scienziati a Terra, come l’origine delle strutture a zig zag nel vento solare o la conformazione rugosa del confine esterno della corona.
“È un evento unico essere riusciti a portare un veicolo spaziale così vicino al Sole” – John Wirzburger.
“I dati sono fondamentali per la comunità scientifica perché ci offrono un nuovo punto di osservazione. Ottenendo informazioni di prima mano su ciò che accade nell’atmosfera solare, Parker Solar Probe ha rivoluzionato la nostra comprensione del Sole” – Kelly Korreck, scienziato della NASA.
Passando vicino a Venere, invece, la sonda Parker ha documentato le emissioni radio del pianeta e ha fotografato il suo anello di polvere orbitale.
Successivamente la sonda tornerà ad avvicinarsi al Sole. I prossimi sorvoli sono previsti per il 22 marzo e il 19 giugno 2025.