CyberSec 2025: l’evento sulla cybersicurezza

Sicurezza cibernetica e resilienza digitale

Il 5 e 6 marzo si è svolto a Roma l’annuale evento sulla cybersicurezza, presso i Saloni di Rappresentanza della Caserma dei Carabinieri “Salvo D’Acquisto”. Ecco di cosa si è parlato durante la CyberSec 2025.

Cos’è CyberSec

CyberSec è l’evento di riferimento per la sicurezza cibernetica e la resilienza digitale, incentrato sulle sfide e le opportunità del futuro della sicurezza informatica globale”.

CyberSec 2025

L’evento annuale è un punto di riferimento per la sicurezza informatica e digitale, durante il quale ogni anno si portano al tavolo i problemi e le sfide, cercando insieme una soluzione per garantire un livello di sicurezza elevato.

Il rapido sviluppo delle tecnologie emergenti impone nuove riflessioni sulla protezione dei dati, sulla privacy e sulla sicurezza nazionale, offrendo strumenti avanzati, ma sollevando anche interrogativi critici sulle vulnerabilità.

CyberSec rappresenta un’occasione unica per anticipare le sfide future e sviluppare strategie innovative per un mondo più sicuro e interconnesso”.

CyberSec 2025

AI, crittografia post – quantum, spionaggio e geopolitica: il nuovo mondo della cybersecurity”, questo è il titolo di questa edizione 2025 dell’evento svoltosi a Roma, arrivato alla sua quarta edizione.

CyberSec 2025

Questa edizione si è divisa in quattro campi della cybersicurezza, trattando nello specifico di: intelligenza artificiale, crittografia post – quantum, spionaggio nazionale e globale e geopolitica.

I tavoli

Oltre ai quattro campi di cui abbiamo parlato, per permettere a speaker e partecipanti di esplorare e approfondire al meglio gli argomenti sono stati allestiti cinque tavoli di lavoro, in presenza e networking.

Sui vari tavoli tematici sono state affrontate una pluralità di sfide, volte a garantire la sicurezza online e non solo.

Sul tavolo 1 si è parlato di “L’intelligenza artificiale nella cybersecurity”. Il tavolo 2 ha affrontato le sfide su “Crittografia post – quantum e futuro della protezione dei dati”, per prepararsi per un mondo dominato dai computer quantistici.

Sul tavolo 3 si è parlato di “Lo spionaggio cibernetico: tra intelligenza artificiale e sicurezza nazionale”. L’obiettivo del tavolo era quello di capire come difendersi contro lo spionaggio e il dossieraggio informatico di Intelligence. Il tavolo 4 ha esplorato le sfide della “Geopolitica del Cyberspazio – potere, influenze, sicurezza”.

Infine, sul tavolo 5 si è parlato di “Rafforzare la cyber resilienza delle reti satellitari e dei cavi sottomarini”.

Gli speaker

Relatori di fama internazionale e leader del settore si sono riuniti per discutere i progressi e le minacce nell’uso dell’intelligenza artificiale per la difesa e l’attacco, le implicazioni del calcolo quantistico sulla crittografia, il ruolo dello spionaggio nel contesto tecnologico attuale e il crescente impatto della cyber sicurezza sulla geopolitica globale”.

Cybersicurezza

Molto sono stati gli speakers che hanno partecipato all’evento. Tra quelli più di rilievo troviamo Mario Beccia, Vice direttore delle informazioni per la cyber security della NATO. Diego Brasioli, inviato speciale per la cybersicurezza e capo dell’Unità per l’Innovazione tecnologica e la sicurezza cibernetica, del MAECI.

Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Bruno Frattasi, Direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale; Ivano Gabrielli, Direttore del servizio Polizia postale e delle comunicazioni; Lorenzo Guerini, Presidente del COPASIR.

Chi partecipa all’evento CyberSec

L’evento è a porte chiuse e coloro che hanno partecipato, non solo quest’anno, ma anche nel corso delle edizioni precedente, lo ha fatto solo su invito da parte degli organizzatori.

I partecipanti sono rappresentanti istituzionali, del Governo e del Parlamento, e personalità di alcune delle aziende più importanti del panorama industriale italiano e internazionale.

Nonostante ciò, l’evento è stato trasmesso in live streaming e tutti gli interventi sono ancora adesso consultabili online, per chiunque fosse interessato a saperne di più sul futuro della cybersicurezza.

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